9.5
- Band: WATCHTOWER
- Durata: 00:43:09
- Disponibile dal: 15/11/1989
- Etichetta:
- Noise Records
- Distributore: Self
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A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, la Noise Records è stata indubbiamente l’etichetta ‘indie’ più coraggiosa e avanguardistica, meritevole di aver reclutato nella propria scuderia una serie di band eterogenee, che hanno contribuito a scrivere la storia del genere. Il thrash metal al calor bianco dei Kreator, l’avanguardia sonica di Celtic Frost, Voivod e Coroner, nonché il power metal di Helloween, Rage, Scanner e Running Wild sono solo alcuni esempi della lungimiranza del proprietario Karl-Ulrich Walterbach. All’interno del vasto catalogo della label tedesca giace però sepolto uno zaffiro purissimo, incastonato tra le maglie del tempo ed obnubilato dall’indifferenza del grande pubblico, incapace di considerare adeguatamente un vero e proprio capolavoro della musica estrema: “Control And Resistance” dei Watchtower. Originari di Austin, Texas, i Nostri prendono vita nel 1982 quando il chitarrista Billy White, il batterista Rick Colaluca, il bassista Doug Keyser ed il cantante Jason McMaster decidono di formare un gruppo dedito alla reinterpretazione di alcuni cavalli di battaglia della NWOBHM. La naturale evoluzione delle cose porta il quartetto americano ad impegnarsi nella composizione di alcuni brani originali, che prenderanno una forma definita nel loro già ottimo debutto “Energetic Disassembly”. Pubblicato nel 1985 dalla Zombo Records, il disco racchiude al suo interno un lotto di episodi che fondono il tecnicismo esasperato del prog alla spietata irruenza del thrash. Nel frattempo i Nostri iniziano ad intraprendere una serie di concerti di supporto a collettivi stellari in fase ascendente: Metallica, Anthrax e King Diamond si trovano a competere con questi quattro giovani, ambiziosi nel donare il loro contributo significativo all’heavy metal. Gli eventi iniziano a prendere una piega differente quando Billy White viene rimpiazzato dal chitarrista degli S.A.Slayer, Ron Jarzombek, il quale contribuisce in maniera significativa ad elevare il già notevole tasso di tecnica del collettivo. Al contempo, il frontman McMaster getta la spugna per intraprendere una carriera discretamente remunerativa con i ‘glamster’ Dangerous Toys ed al suo posto viene reclutato Alan Tecchio dagli Hades. Con una squadra parzialmente rinnovata ed un contratto siglato con la Noise, i Watchtower inchiostrano sugli spartiti milioni di note che assumono una forma assurdamente definita nel suddetto “Control And Resistance”. I nostri timpani vengono bruscamente assaliti da una miracolosa ed anfetaminica jam a settantotto giri tra Rush, King Crimson, Raven, Slayer e Judas Priest, enfatizzata oltremodo da spasmi ritmici concatenati da deliranti e matematici assoli, confluiti in squillanti melodie vocali da infarto. In poco più di quaranta minuti viene destrutturata ogni logica sino ad allora conosciuta e le nostre meningi si piegano al volere di questi serial killer che si divertono come pazzi ad affrescare vertiginosi ottovolanti con “The Fall Of Reason” (mai titolo fu più azzeccato), “Life Cycles”, “Mayday In Kiew” e la title track. Una certa ‘immediatezza’ tipica del thrash riesce a ritagliarsi un discreto spazio negli episodi più concisi, come “Instruments Of Random Murder”, “The Eldritch” e “Hidden Instincts”, peraltro dotati di chorus memorabili interpretati senza cedimento alcuno dall’ugola squillante di Tecchio. Chiude il cerchio la terremotante “Dangerous Toy” (tributo, sfottò o altro al buon McMaster?), allucinante collisione spaziale che rievoca a più riprese le morbose atmosfere dell’immaginifico “Dimension Hatröss” dei Voivod. “Control And Resistance” vanta l’inestimabile merito di aver contribuito ad espandere e ad esasperare il concetto di estremo, inaugurando involontariamente il cosiddetto techno-death metal, deflagrato qualche anno dopo negli Stati Uniti grazie alle deliranti acrobazie messe in musica da Nocturnus, Atheist, Pestilence e Death.
“Controlled by confusion, confused by control. Control and resistance”.