WHITE LION – Fight To Survive

Pubblicato il 11/12/1985 da
voto
8.5
  • Band: WHITE LION
  • Durata: 00:44:32
  • Disponibile dal: 09/06/1985

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Quando si pensa alla scena hard rock degli anni Ottanta è facile identificarla con gli eccessi di molti dei suoi protagonisti – dai party selvaggi dei Motley Crue al look assurdo dei Poison, passando per l’attitudine autodistruttiva dei Guns ’N Roses o le scenografie scioccanti degli W.A.S.P. – ma nello stesso decennio c’era anche chi faceva parlare di sé solo per meriti musicali, portando avanti il percorso iniziato dai Van Halen in quello che sarebbe poi stato definito ‘class metal’.
Un esempio in questo senso è quello dei White Lion, band nata dall’unione tra il cantante/chitarrista danese Mike Tramp e il chitarrista italo-americano Vito Bratta: dopo essersi conosciuti a New York nel 1983 i due reclutano il bassista Felix Robinson e il batterista Nicky Capozzi, con cui l’anno successivo volano in Germania, similmente a quanto era accaduto ai Dokken, per registrare il loro album debutto, “Fight To Survive”.
Nonostante abbiano alle spalle una major, la produzione è abbastanza grezza e ben lontana dagli standard degli anni successivi e, come se non bastasse, l’Elektra di fronte al prodotto finito si mostra poco interessata, lasciando di fatto la band senza contratto; fortuna vuole che i master vengano acquistati dalla JVC favorendo l’uscita dell’album in Giappone nel 1985, mentre per lo sbarco in madrepatria bisognerà aspettare l’anno successivo.
Al netto delle varie vicissitudini – oltre agli aspetti contrattuali e produttivi ci sarà anche un cambio di line-up, con il bassista James Lo Menzo e il batterista Greg D’Angelo segnati nei crediti pur non avendo suonato una singola nota sull’album – a quasi quarant’anni di distanza il debutto del Leone Bianco resta una piccola gemma meritevole di riscoperta: fin dall’iniziale “Broken Heart” (unico singolo rilasciato all’epoca, salvo poi essere riproposto in una nuova versione nel terzo album “Mane Attraction”) si avverte un dualismo magico tra il peculiare vibrato del cantante danese e la chitarra ruggente del guitar hero italo americano, discepolo ma non mero emulatore di Eddie Van Halen.
Ancora più indimenticabile la successiva “Cherokee”, una cavalcata selvaggia verso la libertà che, oltre a ribadire le capacità tecniche dei quattro, mette in mostra un altro tratto distintivo, ovvero quello della cura dei testi: là dove infatti la narrativa dell’epoca era dominata da temi più futili, in questo caso la prospettiva narrata è quella dei nativi americani, così come “El Salvador” narra la guerra civile nello stato centroamericano, in un altro pezzo reso indimenticabile dalla contrapposizione tra gli arpeggi di simil-flamenco doppiati da un riffing metallico.
A proposito di metal è d’uopo citare la title-track, introdotta da un classico solo in stile Van Halen prima di evolvere in un midtempo carico di grinta che avrebbe funzionato alla grande come colonna sonora in un training montage di “Rocky”.
Abbiamo citato fin qui i brani più noti di questo debutto, ma anche uscendo dalla zona ‘greatest hits’ c’è di che leccarsi le orecchie: dalle atmosfere languide di “In The City”, dove la calda voce del cantante danese ci guida tra vicoli bui prima del ruggente solo, all’hard rock ruggente di “All The Fallen Men”, altra ode ai caduti liricamente vicina più all’epic che ai lustrini del glam, la premiata coppia Tramp/Bratta si amalgama come burro e marmellata, fino al finale in crescendo con “The Road To Valhalla”, in cui piano e voce ci guidano verso la terra promessa di Odino.
Le porte del successo commerciale per i White Lion si apriranno solo con il successivo “Pride”, forte di una produzione degna di questo nome e levigato di alcune asperità, ma nonostante i limiti nelle registrazioni (a detta dello stesso Bratta sembra in alcuni casi per limiti di tempo siano finite sul disco delle versioni demo delle tracce di chitarra) l’esordio dei White Lione resta un diamante grezzo da (ri)scoprire.

 

TRACKLIST

  1. Broken Heart
  2. Cherokee
  3. Fight to Survive
  4. Where Do We Run
  5. In the City
  6. All the Fallen Men
  7. All Burn in Hell
  8. Kid of 1000 Faces
  9. El Salvador
  10. The Road to Valhalla
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