WINTERFYLLETH – The Dark Hereafter

Pubblicato il 10/10/2016 da
voto
7.0
  • Band: WINTERFYLLETH
  • Durata: 00:40:45
  • Disponibile dal: 09/30/2016
  • Etichetta:
  • Candlelight
  • Distributore: Audioglobe

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I Winterfylleth hanno dalla loro parte tanti elementi per risultare interessanti: suonano un black metal marcatamente epico ed ancestrale, provengono dalla terra di Albione così poco incline storicamente a partorire band con queste caratteristiche, i loro testi si riferiscono al glorioso passato della loro terra un po’ come i conterranei Forefather, ed infine il loro sound è circondato da un tocco mistico e da tanta atmosfera. In più la loro carriera, con il nuovo “The Dark Hereafter”, conta all’attivo già cinque full-length album… non male, per una band nata nove anni fa. Iniziamo subito col dire, per rassicurare gli estimatori (in aumento) di questa band, che “The Dark Hereafter” è un bell’album, che magari non arriva ai livelli del suo predecessore “The Divination Of Antiquity”, ma rimane una release interessante e dal grande impatto emotivo. L’opener e titletrack ci fa subito ascoltare il classico Winterfylleth sound, ovvero un black metal dai buoni ritmi e dalle piacevoli melodie che inizia e poi cambia poco con lo scorrere dei minuti, proprio perché l’intento del gruppo è quello di creare un pathos intenso e per farlo la base musicale deve essere stabile, non deve variare più di tanto per permettere alla mente e allo spirito di adagiarsi su di essa per quasi poi distaccarsene e viaggiare nei meandri della fantasia sollecitata dall’epicità dei Winterfylleth: in quest’ottica, ecco spiegato perché un brano come “Green Cathedral” dura ben tredici minuti! Una delle meraviglie del black metal è proprio questa, ovvero quella di essere un genere violentissimo ma capace di risultare anche incredibilmente delicato e ideale per sognare ad occhi aperti. La bravura dei Winterfylleth è, appunto, proprio la capacità di creare tutto questo. Talvolta, come su “Ensigns Of Victory”, il riffing della band riesce a farsi persino malinconico e sofferto dando al brano una carica emotiva ancora maggiore. La conclusiva ed epica “Led Astray In The Forest Dark” ha un tale tocco (in stile Falkenbach) che sembra di immergersi nei racconti delle antiche saghe anglosassoni. Un album che non potrà deludere chi ha apprezzato i Nostri in passato, per una band che con il tempo ed un passo alla volta ha saputo crearsi una piccola, propria dimensione di tutto rispetto.

TRACKLIST

  1. The Dark Hereafter
  2. Pariah’s Path
  3. Ensigns Of Victory
  4. Green Cathedral
  5. Led Astray In The Forest Dark
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