WINTERFYLLETH – The Reckoning Dawn

Pubblicato il 16/06/2020 da
voto
8.0
  • Band: WINTERFYLLETH
  • Durata: 00:57:02
  • Disponibile dal: 08/05/2020
  • Etichetta:
  • Candlelight
  • Distributore: Universal

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Finalmente possiamo dirlo: ci siamo. Dopo il primo colpo veramente andato a segno nel 2014 con “The Divination Of Antiquity” e quello di due anni fa completamente acustico, capace di creare le atmosfere magiche, di “The Hallowing Of Heirdom”, gli anglosassoni Winterfylleth hanno fatto il salto di qualità. Quel salto fin troppo atteso se pensiamo che il debutto del quintetto di Manchester risale all’ormai lontano 2008. Etichetta (la Candlelight), che li ha sempre supportati al massimo, e fan, che hanno avuto molta pazienza senza perdere la speranza, avanzavano un cospicuo credito nei confronti di questa band capace di rilasciare album anche discreti, senza mai dare però l’impressione di poter diventare davvero un nome di riferimento. Il black metal dei Winterfylleth negli anni si è fatto via via sempre più epico e vicino a quello che possiamo chiamare più genericamente ‘pagan metal’, sino a raggiungere l’apice su questo inatteso “The Reckoning Dawn”. Sarà una banalità o cosa di poco conto, ma in realtà già la copertina che ricorda il mistico paesaggio della terra settentrionale d’Albione riesce ad introdurci con maggior intensità in un mondo dove l’elemento epico viene rievocato con la carica e l’energia che più si conviene. Senza esagerare possiamo davvero dire che questo CD é uno dei migliori prodotti pagan/black metal che siano mai stati rilasciati dai gruppi anglosassoni (assieme ai Forefather ad esempio). Ma veniamo a questo “The Reckoning Dawn”: a stupire è subito l’opener “Misdeeds Of Faith”, il brano più fieramente epico che sia mai stato scritto dalla band con un coro semplicemente da brividi degno della migliore tradizione musicale pagana. Per fortuna la base a supporto è molto pesante e puramente black metal e questo aiuta il brano a non risultare troppo ridondante nelle sue atmosfere. Pertanto il gruppo qui dimostra di saper imparare dagli errori passati e crea un sound più duro e violento, dove i momenti davvero epici risaltano in tutta la loro energia e non sono onnipresenti, risultando quindi privi del loro impeto naturale. Forse proprio in questo accorgimento risiede la chiave del successo di questo album; la sostanza cambia poco, la musica dei Winterfylleth resta in sostanza melodica ed epica, ma un black metal più ruvido alla base dona al CD una veste sonora più intrigante e meno spettacolare. In alcuni brani l’emozione, il riferimento ad un paesaggio mozzafiato o ad una Natura incontaminata risiedono nelle sfumature di un riffing che cambia dolcemente tonalità o in un semplice cambio di ritmo capace di modificare l’energia del sound. L’anima in “Absolved In Fire”, contrariamente a quanto ci si possa aspettare, non viene accarezzata dal dolce inizio acustico in cui la band ha in passato dimostrato delle ottime capacità, bensì nel riffing sofferto che si staglia sulla base di tutta la song, mutando colore fino a comprendere tutto il cielo sopra l’orizzonte. Nessuna novità, nessuna ‘magia’ stilistica, ma tutt’altro: la voglia di raccontare in musica le proprie emozioni in modo spontaneo. Ecco la vera scoperta di un gruppo che probabilmente ha ‘perso’ un decennio nell’aspirare a suonare in un certo modo, quando bastava semplicemente suonare quello che ribolliva dentro, senza volerlo stereotipare a priori. La titletrack e la seguente “A Greatless Undone” non sono nemmeno poi così tanto epiche, ma poggiano su un paio di riff portanti ben distinguibili e dal sapore malinconico. A proposito di riff va menzionato quello presente su “Yielding The March Law”: da solo riesce a raccontare una storia lontana grazie alla sua lunga durata e al suo mutare creando immagini e pensieri grazie ad un tocco (se la fantasia sfrenata lo permette) dal sapore persino orientale, in stile “L’Ultimo Samurai”. Esagerazioni, certo, che possono nascere in ognuno di voi e che testimoniano semplicemente come stavolta la musica dei Winterfylleth sia davvero capace di entrare nella vostra sfera emotiva. E quando questo avviene, significa che la musica dell’artista ha raggiunto una certa dignità. E adesso basta parole, ciò che conta è la musica di questo album.

TRACKLIST

  1. Misdeeds Of Faith
  2. A Hostile Faith (The Wayfarer, Part 4)
  3. Absolved In Fire
  4. The Reckoning Dawn
  5. A Greatness Undone
  6. Betwixt Two Crowns
  7. Yielding The March Law
  8. In Darkness Begotten
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