6.0
- Band: WITCHBURNER
- Durata: 00:40:52
- Disponibile dal: //2006
- Etichetta:
- Undercover Records
Ritorno sotto l’egida della piccola Undercover Records per i tedeschiWitchburner, autori di un album che recupera in toto le sonorità thrashdi fine anni Ottanta ed è ben più che un mero omaggio a Sodom, Kreator,Destruction e Tankard. La band si forma a Kalbach nel lontano 1992 e,nel corso degli anni, dà alle stampe dei discreti lavori di thrashteutonico squadrato e tetragono, fino a giungere a questo “FinalDetonation”, quarto full length dei nostri. Il quintetto, ritrattonelle foto promozionali completamente ricoperto di pelle, borchie eproiettili vari, anche stavolta non lascia adito ad alcun dubbio: anzi,forse come mai in passato i Destruction escono con prepotenza dallamusica dei Witchburner. La band se la cava bene, riesce a proporre conuna certa convinzione un genere musicale che ha sulle spalle più divent’anni di storia gloriosa. Purtroppo però il loro miglior pregiodiventa anche il peggior difetto: nel tentativo di assomigliare il piùpossibile agli eroi del passato, ricercando un senso di appartenenza aduna scena che non hanno potuto vivere per meri motivi anagrafici, inostri finiscono con lo scontrarsi frontalmente con coloro che hannofatto la storia, uscendo dalla contesa inevitabilmente sconfitti. Tuttoin “Final Detonation” sa di già sentito, a cominciare dai titoli(“Master Of Hell”, “Thrash ‘Til Death” e “Alcohol Patrol” sonoesplicativi in tal senso), fino alla produzione grezza ed essenziale(in questi casi si dice che la cosa sia voluta, per evidenziare megliole sonorità old school). Comunque chi ama le band sopra citate troveràun certo piacere nell’ascolto dei Witchburner, grazie agli up tempo,alle accelerazioni spaccaossa ed agli urletti malsani di Andy. Albumdiscreto ma riservato alla frangia di adoratori dei macellai tedeschidegli eighties.