7.0
- Band: WOLFHEART
- Durata: 00:41:54
- Disponibile dal: 28/09/2018
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Provaci ancora Tuomas. Abbandondati da tempo i mille progetti paralleli (Before The Dawn, Dawn Of Solace, Black Sun Aeon) per concentrarsi solo sui Wolfheart, Tuomas Saukkonen si è cimentato con ritmi discografici da anni ’80 (quattro album in cinque anni!) per dare sempre più lustro alla sua creatura, evolutasi nel corso di questi anni da one-man-band a gruppo vero e proprio. Per l’occasione, oltre al passaggio nel roster dell’onnipresente Napalm Records, è da segnalare l’enorme lavoro svolto in fase di arrangiamento, frutto di un coinvolgimento sempre maggiore del tastierista Olli (prestato anche stavolta dagli Shade Empire) che contribuisce a rendere ancora più magniloquente e orchestrale il wall of sound di “Constellations Of The Black Light”. Nessuna rivoluzione copernicana all’orizzonte, ma fin dai dieci minuti dell’opener “Everlasting Fall” abbiamo modo di apprezzare la maturazione della formazione finnica, giunta in questo frangente a sfiorare le vette emotive dei connazionali Insomnium in un tripudio di chitarre acustiche che sfociano nel più classico melo-death di gothenburgiana memoria. Rispetto al recente passato, formalmente perfetto ma fin troppo algido a livello emozionale, il nuovo corso dei Wolfheart segna un’ulteriore evoluzione in favore di un sound sempre intento a mescolare stili diversi (folk, viking, black) con la melodia a fungere da collante, capace però stavolta di lasciare un segno nell’ascoltatore e crescere anche dopo numerosi ascolti. Non siamo ancora ai livelli dei grandi maestri finnici, ma onore a Mr. Saukkonen e soci per la dedizione (mentre scriviamo, pare sia già al lavoro sul quinto album…) e il miglioramento continuo: in attesa di vedere il prossimo capitolo, un disco finalmente da aggiungere alla propria collezione per gli appassionati del genere.