6.0
- Band: WOLFHEART
- Durata: 00:46:25
- Disponibile dal: 28/09/2015
- Etichetta:
- Spinefarm
- Distributore: Universal
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Dopo i buoni responsi ottenuti con il debutto “Winterborn”, torna con questo nuovo “Shadow World” il prolifico singer / poli-strumentista Tuomas Saukkonen, già mastermind di svariate band (Before The Dawn, Dawn Of Solace e Black Sun Aeon) prima di concentrare le forze compositive sul progetto Wolfheart, per l’occasione supportato da una vera e propria touring band. Come era lecito aspettarsi, visto il pedigree dell’artista in questione, ci troviamo al cospetto di un micidiale, glaciale e roboante concentrato di finnish extreme metal, pronto ad esplodere nelle nostre orecchie con la violenza ritmica e l’epico assalto tipici del genere, secondo il copione in auge nella terra dei mille laghi. Se gli effetti speciali e l’interpretazione degli attori non protagonisti (leggasi produzione e tecnica strumentale) sono da Oscar, altrettanto non può dirsi purtroppo della sceneggiatura, dato che il dischetto scivola via in maniera formalmente perfetta, ma senza riuscire a scaldare cuori, piedi e mani (nonostante il massiccio spiegamento di chitarre acustiche e pianoforti), come invece accede ai vari Ensiferum o Insomnium. Aggiungiamoci un attore protagonista efficace ma un po’ monocorde nella sua prova dietro al microfono, ed ecco spiegato la sufficienza di cui sotto, comunque meritata visto il livello medio della tracklist – per farsi un’idea segnaliamo “Aeon Of Cold”, “Last Of All Winters” e la conclusiva “Veri” – priva di cadute di stile come di colpi di classe. Chi da sempre segue con passione le gesta di Saukkonen probabilmente non mancherà di apprezzare anche questo nuovo corso, ma chi scrive, pur avendo da sempre una passione per il melo-death finnico, ha faticato ad entrare in sintonia con “Shadow World”.