7.5
- Band: WOLVES IN THE THRONE ROOM
- Durata: 00:49:16
- Disponibile dal: 31/03/2009
- Etichetta:
- Southern Lord
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Lasciatisi alle spalle l’intimismo introspettivo del fortunato “Two Hunters”, i Wolves In The Throne Room cedono al richiamo del black metal più ferale in questo “Black Cascade”, terza prova sulla lunga distanza di un percorso artistico decisamente non lineare e lungi dall’assestarsi su precise coordinate espressive. Disco non facile, che gioca di sottrazione scarnificando volutamente gli arrangiamenti e ponendo in primo piano una rabbia primordiale che fa molto primi anni ’90. Giusto il finale della conclusiva “Crystal Ammunition” offre trame di più ampio respiro e vicine a quelle del lavoro precedente, mentre “Wanderer Above the Sea of Fog”, “Ahrimanic Trance” ed “Ex Cathedra” vivono in gran parte di gelide e amare sfuriate black metal, che in certi passaggi arrivano addirittura a citare i primissimi Emperor. Ciò nonostante – questo sia chiaro – su tutto continuano a stagliarsi quelle melodie evocative alla quale i nostri ci hanno ormai abituato, segno che la band, giunta appunto al terzo full-length, ha ancora un’idea ben chiara di quali siano i propri trademark, tanto da riuscire a gestirli e a ricavagli uno spazio a prescindere da quale sia l’impostazione generale del brano. Certo, è poi ovvio che, in un tale dispendio di aggressività e rabbia, parte di quella personalità che il terzetto aveva palesato in “Two Hunters” sia andata persa, cosa che probabilmente lascerà un po’ interdetti alcuni fan. Il risultato finale però appare ugualmente di alto livello: i Wolves In The Throne Room hanno voluto riscoprire le radici di un genere e le hanno rivisitate con gusto ed eleganza, sicuramente meglio di tante altre formazioni che invece ostentano un approccio old school. “Black Cascade” non farà esattamente gridare al miracolo, ma per chi è cresciuto a pane, “In The Nightside Eclipse” e primi Ulver, l’ascolto di questi quattro nuovi inni alla natura risulterà comunque appagante.