WOLVES IN THE THRONE ROOM – Primordial Arcana

Pubblicato il 17/08/2021 da
voto
8.0
  • Band: WOLVES IN THE THRONE ROOM
  • Durata: 00:44:31
  • Disponibile dal: 20/08/2021
  • Etichetta:
  • Century Media Records
  • Distributore: Sony

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Sempre uguali e sempre cangianti, come un vento di montagna. Avvolgenti, eppure in grado di sorprendere nella loro evocativa costanza, come il ciclo della Natura a cui guardano da sempre con occhi stupefatti e felici. Difficile trovare nuove definizioni o metafore per il sound della band dei fratelli Weaver, peraltro ormai un trio a tutti gli effetti, dal momento che il vecchio amico e collaboratore Kody Keyworth è diventato parte integrante del gruppo anche in fase compositiva. Con il suo arrivo, poi, per la prima volta la band di Olympia cura anche da sola produzione e mastering del disco, a conferma di una netta attitudine da entità organica e autosufficiente.
Come ci ha confermato Aaron in fase di intervista, è in questo che risiedono i principali elementi di novità  e di freschezza di “Primordial Arcana”, un album in cui i riff di Keyworth mettono in mostra non pochi richiami al death metal e persino al doom nei momenti più riflessivi, oltre a donare, nel complesso, una certa aura ‘retro’. Essa è ben evidente nei riff di brani come l’opener “Mountain Magick” o “Through Eternal Fields”, dove comunque i Wolves In The Throne Room riescono a indurirsi, senza però perdere la loro identità; mostrando delle radici musicali più variegate, in cui tuttavia la stella polare del black metal atmosferico non viene comunque persa di vista. Con esiti opposti, guarda a un passato glorioso del metal anche “Primal Chasm”: epica, quasi bathoriana nella sua cadenza dilatata, su cui solo la batteria accelera qua e là, quasi a simulare tuoni nei cieli del nord.
Gli altri brani hanno sonorità più canoniche e vicine a quanto ci hanno abituato a sentire in passato, sebbene non manchi una certa ben riuscita enfasi verso il lato più folk – “Spirti Of Lightning” e i suoi effetti percussivi, quasi rituali, ne sono un ottimo esempio. Ancora “Underworld Aurora”, con la ricchezza delle tastiere e i cori campionati, è il pezzo più magniloquente del disco e assieme all’enfatico finale strumentale di “Eostre” consegna a nostro avviso anche questo disco a una sorta di tempo eterno; in perfetta sintonia con le pulsioni musicali e l’attitudine panteistica che connotano questi lupi visionari.

TRACKLIST

  1. Mountain Magick
  2. Spirit Of Lightning
  3. Through Eternal Fields
  4. Primal Cham (Gift Of Fire)
  5. Underworld Aurora
  6. Masters Of Rain And Storm
  7. Eostre
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