7.0
- Band: XASTHUR
- Durata: 00:54:17
- Disponibile dal: 01/10/2004
- Etichetta:
- Total Holocaust
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A coronamento di un periodo veramente intenso fatto di nuove produzioni e ristampe, arriva questo ultimo sigillo maligno degli Xasthur ad opera stavolta della svedese Total Holocaust Records. Avanza inesorabile l’esalazione mortifera che solo questa one man band statunitense è in grado di produrre con un black metal che si disperde nel doom, nella depressione, nella morte del suono. “To Violate The Oblivious” ovviamente è un album tetro e tormentato, stavolta però la registrazione è leggermente migliore del solito e questo serve nel bene e nel male a diradare un po’ quel mood opprimente tipico delle precedenti release della band. Non che ora il sound tipico degli Xasthur sia diventato più accessibile o la produzione meno estremo, è solo che l’aura soffocante non è più così letale come un tempo. Le chitarre hanno un suono meno indefinito e zanzaroso, ma è l’uso delle tastiere ad essere il vero lato nuovo nell’economia del suono degli Xasthur. Usate maggiormente, ora le tastiere con i loro tappeti creano un’atmosfera che in qualche modo rende la musica più orecchiabile anche se sempre incredibilmente oscura. L’album va assorbito in toto e le canzoni sono concepite in modo da costituire un unico blocco, perdendo così in individualità: un gioco che riesce con successo agli Xasthur e a pochi altri gruppi. Difficile dire se questo “To Violate The Oblivious” rappresenti l’apice della carriera della band americana, forse non è così pestilenziale come lo era il suo predecessore, ma per chi è innamorato del black metal più estremo, lento e malato, allora anche questo album è da consigliare caldamente. Prendere o lasciare.