6.0
- Band: XENOS
- Durata: 00:44:55
- Disponibile dal: 25/06/2021
- Etichetta:
- Iron Shield Records
- Distributore: Audioglobe
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In attesa di portare a termine una nuova tappa con gli Eversin, il bassista Ignazio Nicastro ha deciso di sigillare il secondo tassello del suo progetto Xenos grazie al qui presente “The Dawn Of Ares”. Attivo dal 2018, il terzetto siciliano, completato dal chitarrista Giuseppe Taormina e dal batterista Danilo Ficicchia (anch’esso già negli Eversin), si lancia ancora una volta nella riproposizione, più o meno singolare, della formula thrash tanto cara ai fan di vecchia data e diffusa a suo tempo da padri padroni del genere, Megadeth in primis. Una strategia già adottata nell’album di debutto dello scorso anno, targato “Filthgrinder”, che non aveva tuttavia lasciato grande fragore, complice una produzione non certo all’altezza ed una prestazione vocale dello stesso Nicastro tutt’altro che convincente. Giusto quindi pigiare nuovamente un tasto apparso quanto meno dolente?
Diciamo che con “The Dawn Of Ares” le cose sono andate un tantino meglio, non tanto dal punto di vista creativo, quanto da quello puramente esecutivo. Confermata, come già avvenuto in sede di esordio, la prova più che buona alle sei corde di Taormina, segnaliamo un miglioramento alla casella ‘produzione’ e un passo in avanti compiuto dall’ugola di Nicastro, anche se alcuni passaggi rimangono ancora troppo incerti e con poca presa (vedi nella titletrack). Il risultato sono nove episodi tutto sommato compatti, seppur fedelissimi alla linea tracciata da Mustaine e compagni, tra i quali si fanno preferire l’opener “I Am The Machine”, la lunga è già menzionata “The Dawn Of Ares”, in cui è proprio Taormina a dar sfoggio delle proprie qualità, mentre sono ritmi di derivazione Overkill a contraddistinguere pezzi come “Circle Of Lies” e il più aggressivo “Interceptors”. Segnali incoraggianti, non totalmente efficaci, ma che fanno comunque ben sperare per l’immediato futuro: la necessità di snaturare maggiormente, o più semplicemente di personalizzare la proposta globale, mantenendo pur salde le radici nel thrash che fu, oltre al rafforzamento delle parti vocali sono i primi due punti su cui lavorare. Agli Xenos va data un’ulteriore possibilità.