7.0
- Band: BLACK LABEL SOCIETY , BLACK SABBATH , ZAKK SABBATH
- Durata: 00:39:10
- Disponibile dal: 19/09/2020
- Etichetta:
- Magnetic Eye Records
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Il cinquantesimo compleanno di “Black Sabbath”, il debutto discografico dei padri dell’heavy metal Tony Iommi, Ozzy Osbourne, Geezer Butler e Bill Ward è certamente un evento di grande portata, un disco seminale per il nostro genere preferito che nel corso degli anni è già stato ristampato più volte, ultima delle quali la versione 2020. Ma questo, evidentemente, non basta. Anche Zakk Wylde, leggendario chitarrista di Ozzy Osbourne e leader dei Black Label Society, vuole dire la sua e omaggiare una delle sue band preferite di sempre. A Zakk è bastato reclutare Blasko (Ozzy Osbourne) al basso e Joey Castillo (Queens Of The Stone Age, Danzig) alla batteria per mettere in piedi una tribute band, chiamata per l’appunto Zakk Sabbath. Il trio pubblica quindi “Vertigo”, titolo dietro cui si nasconde l’intero “Black Sabbath” proposto come cover album. Questo titolo non è stato scelto a caso, perché i possessori del vinile noteranno infatti che l’etichetta sul lato B riprende la famosa “Vertigo Swirl” che accompagnava le prime stampe del vinile all’epoca. La tracklist ovviamente ricalca quella del disco originale, ma nella sua versione americana, che si differenzia da quella inglese. Bastano pochi minuti di ascolto per rendersi conto dell’ottima qualità del disco, la produzione è impeccabile, nerboruta e decisa quanto basta, mentre la band suona davvero bene. Zakk Wylde tributa alla grande il maestro Tony Iommi ed anche Joey Castillo dietro le pelli è artefice di una performance davvero sopra le righe. Le nuove versioni di “Black Sabbath” e “The Wizard” riescono ad emozionare anche in veste di cover, grazie alla voce nasale di Zakk, che ricorda in qualche modo il suo boss Ozzy Osbourne, ed al groove che tutta la band riesce ad esprimere. Di certo un disco come “Vertigo” non si può definire fondamentale o da avere a tutti i costi (si tratta pur sempre di cover), ma diamo atto a questi musicisti di essere riusciti a riproporre con la giusta attitudine e soprattutto il giusto rispetto uno dei dischi più importanti della storia dell’heavy metal. Sicuramente qualcuno griderà al complotto, al fatto che ci si ritrovi di fronte ad una mossa commerciale studiata per raccattare qualche dollaro, ma chi scrive non la pensa così. Chi conosce e segue la carriera di Wylde, sa benissimo quanto sia incondizionato il suo amore per Ozzy e per i Black Sabbath e crediamo che questo sia un sincero tributo ai quattro di Birmingham. Che si tratti di ristampe o cover, a noi quel sinistro rintocco di campane gela il sangue sempre, ad ogni ascolto come se fosse la prima volta.