ZUBROWSKA – Family Vault

Pubblicato il 07/06/2005 da
voto
7.5
  • Band: ZUBROWSKA
  • Durata: 00:33:27
  • Disponibile dal: 01/04/2005
  • Etichetta:
  • Xtreem Music

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Sfruttato e ben consumato il notevole effetto-sorpresa che il debutto “One On Six” si portava appresso, i francesi Zubrowska ripartono all’assalto dei nostri timpani e delle nostre facoltà mentali con un come-back discografico degnissimo di nota e, quanto meno, confermante la band ad altissimi livelli nella scena brutal-core europea. “Family Vault” è innanzitutto un prodotto molto più curato dal punto di vista tecnico, masterizzato niente meno che dall’acclamatissimo Alan Douches, ormai divenuto il “prezzemolino della masterizzazione” per quanto riguarda l’estremismo sonoro più schizoide ed innovativo. Se da una parte il platter perde quel sentore underground che aveva reso devastante “One On Six”, dall’altra la pulizia e la precisione dei suoni sono davvero encomiabili e rendono giustizia alle capacità tecniche e all’innata frenesia che animano la musica degli Zubrowska. Le cui coordinate non sono molto differenti da quelle del primo full-length: le composizioni sono rimaste delle scariche micidiali e totalmente imprevedibili di brutal-core venato di sfumature grind. Gli invasati di Dying Fetus, Cryptopsy e Dillinger Escape Plan sicuramente potranno gradire i continui cambi di tempo e velocità che i sei francesi sanno imporre ai propri brani. Il doppio cantato (Ben al pulito, poco usato, e allo screaming lancinante e Clod al “growl da cinghiale sgozzato”) è diventato ancora più incisivo, in quanto le parti di Clod sono state finalmente studiate all’uopo, non inserite in fretta e furia come era successo per il precedente episodio. Bisogna dire che le complicate partiture sono di lenta assimilazione, ma gli esperti del genere non esiteranno a trovare in questa peculiarità un pregio, e nell’impatto tremendamente brutale il punto di forza di “Family Vault”. Non esiste, quindi, il classico brano-traino che spicca fra gli altri: l’iniziale “From Hell” mette già in chiaro molte cose, anche se la strumentale seguente, “Ode To My Black Sun”, e la sparatissima (un minuto di durata) “Maniac Rockers From Darkness” fanno capire come la stravaganza sia ingrediente indispensabile in casa Zubrowska. Probabilmente, “Through The Sky” è il brano che racchiude meglio tutto lo scibile musicale messo in pista dalla band, ma l’album è davvero da ascoltare in toto, senza interruzioni di sorta. Un’ottima conferma da parte di una promessa che si accinge a diventare realtà. Grandi.

TRACKLIST

  1. From Hell
  2. Ode To My Black Sun
  3. C. O. V. E. D.
  4. Maniac Rockers From Darkness
  5. Vampire Killin’ Kit
  6. Pay To Play
  7. Cause I Just Can Love Some Dead Persons
  8. Through The Sky
  9. In The House Of The 7 Dead
  10. What A Wonderful World
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