COHEED AND CAMBRIA: il video del nuovo singolo “Someone Who Can”

Pubblicato il 14/01/2025

Comunicato stampa:

I COHEED AND CAMBRIA hanno recentemente annunciato il nuovo album “The Father of Make Believe“, in uscita il 14 marzo 2025 su Virgin Music Group. Il nuovo full-length è il decimo album nella discografia della band newyorkese e prosegue la narrazione dell’universo di The Amory Wars / Vaxis, dopo l’album del 2022 “Vaxis Act II: A Window of the Waking Mind“, che ha ottenuto il successo di critica e il primo singolo della carriera nella Top 10 delle radio con il singolo “Shoulders“.

I COHEED AND CAMBRIA presentano oggi il nuovo singolo “Someone Who Can“, assieme al toccante video diretto da Mason Mercer, in cui si dà uno sguardo ai primi tempi della band nella propria città natale, Nyack, New York.

Someone Who Can” è probabilmente la canzone più accessibile della band nei suoi 24 anni di carriera. Alla domanda sul significato della canzone, il cantante Claudio Sanchez ha così commentato:

“Quando si cresce, si cerca sempre di capire il mondo che cambia intorno a noi. Con il tempo, è confortante arrivare alla conclusione che non riuscirai mai a capire veramente le cose”.

Someone Who Can” segue i singoli “Blind Side Sonny” e “Searching For Tomorrow“, già condivisi in precedenza dal nuovo album “The Father of Make Believe“.

I precedenti singoli estratti dal disco:

 

The Father of Make Believe” è ordinabile a questo link.

Tracklist e copertina:

1. Yesterday’s Lost
2. Goodbye, Sunshine
3. Searching for Tomorrow
4. The Father of Make Believe
5. Meri of Mercy
6. Blind Side Sonny
7. Play the Poet
8. One Last Miracle
9. Corner My Confidence
10. Someone Who Can
11. The Continuum I: Welcome To Forever, Mr Nobody
12. The Continuum II: The Flood
13. The Continuum III: Tethered Together
14. The Continuum IV: So It Goes

Un modo per approcciarsi a “The Father of Make Believe” è che i COHEED AND CAMBRIA affermano il desiderio di andare avanti onorando una storia straordinaria. Un altro: una serie di domande, emozioni e pensieri in guerra tra loro, “a war within myself”, come dice Sanchez. L’aspetto che apre un nuovo terreno è il modo in cui Sanchez abbraccia il ruolo di protagonista. Spesso il chitarrista ha usato canzoni epiche per mascherare le storie che voleva raccontare: le riflessioni su un padre tossicodipendente, i ricordi dell’amato nonno, le paure di crescere un figlio in un mondo crudele, l’ansia di perdere l’amore della sua vita. Questa volta scrive più direttamente della sua vita e, soprattutto, della sua carriera. Sanchez è il padre della narrazione che osserva il mondo che ha creato.

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