DIE APOKALYPTISCHEN REITER – Studio Report!

Pubblicato il 31/08/2004

INTRODUZIONE

A cura di Luca Pessina

Il 12 agosto, oltre che prepararsi per l’imminente Party.San Open Air, Metalitalia.com aveva un altro prestigioso compito da portare a termine: ascoltare in anteprima “Samurai”, il nuovo album dei Die Apokalyptischen Reiter! Proprio così, il vostro portale preferito era stato invitato dalla Nuclear Blast e da Audioglobe a presenziare alla pre-listening session del quinto album della band, che sarebbe avvenuta a Weimar (Turingia, Germania), e i due inviati Luca Pessina e Valentina Spanna mai si sarebbero sognati di declinare l’invito! Così, dopo aver trascorso la giornata precedente a visitare la ridente cittadina (che ricordiamo aver ospitato personaggi del calibro di Goethe, Schiller, Bach e Nietzsche), il temibile duo si è recato nel primo pomeriggio all’appuntamento con la band e con Jaap, promoter capo della Nuclear Blast. Il meeting era fissato in un bar poco distante dal centro e al nostro arrivo questo era già popolato da almeno una dozzina di giornalisti delle più importanti testate tedesche. Fatti gli onori di casa, i cinque ragazzi della band (oggi raggiunti da un nuovo chitarrista) si sono subito premurati di offrirci da bere e da mangiare e, dopo aver trascorso una mezz’oretta a chiacchierare del più e del meno, il buon Jaap ha tirato fuori dalla sua borsa il nuovo cd dei nostri, ansioso di darlo in pasto ai sempre più esagitati uomini della stampa. Durante il primo ascolto l’eccentrico frontman Fuchs e gli altri ragazzi erano visibilmente tesi ed emozionati, ma non sono proprio riusciti a trattenere le risate vedendo le faccia stupita di qualcuno alle prese con l’ascolto di pezzi assurdi come “Reitermaniacs” o “Lazy Day”. L’atmosfera era davvero rilassata ed informale, ma questo forse c’era da aspettarselo avendo a che fare con persone come loro: i Die Apokalyptischen Reiter infatti, pur suonando a tutti gli effetti metal estremo, hanno sempre dimostrato di essere lontani dallo stereotipo del metallaro musone e arrabbiato con il mondo, mettendo invece in bella mostra un’attitudine più spontanea, spensierata e positiva, una cosa che li ha sempre resi simpatici al sottoscritto. Dopo due fruizioni complete si è deciso di dare il definitivo assalto all’immenso buffet preparato dai gestori del bar (con il best of dei Gipsy Kings in sottofondo) e dopo aver fatto indigestione di Original Thüringen Bratwurst è stato il turno di una delirante foto session nel retro del locale e di un’intervista con Fuchs. Ma andiamo con ordine…

“SAMURAI”: IL TRACK BY TRACK

“Wahnsinn”
Il quinto album dei Die Apokalyptischen Reiter si apre con questo breve pezzo cantato in tedesco, che subito mette in chiaro la direzione presa dalla band con questo nuovo lavoro. Riff e vocals aggressivi ma meno legati a canoni death-black, ritmica sostenuta, tanto groove e un feeling rock’n’roll!

“Eruption”
Cadenzata e cantata sia in tedesco che in inglese, “Eruption” sarà il primo singolo e il primo video tratto da “Samurai”. Musicalmente si assiste ancora ad un connubio tra parti metal molto pesanti e tentazioni rock’n’roll, con un tocco di elettronica tamarra che non guasta affatto!

“Rock’n’Roll”
Il titolo dice tutto: brano più spedito ed aggressivo del precedente, con un growling in bella evidenza. A tratti sembra di ascoltare una versione più goliardica degli ultimi Entombed!

“Silence Of Sorrow”
Un attacco speed-thrash introduce il pezzo più serio dell’intero disco. “Silence Of Sorrow” si fa ricordare per la sua vena malinconica, presente soprattutto all’altezza del chorus, cantato in voce pulita e sottolineato da ottime linee di tastiera, e per un interessante stacco electro posto poco dopo l’inizio. Uno dei brani migliori di “Samurai”!

“Der Teufel”
Con “Der Teufel” si ritorna al sound dei vecchi album, grazie soprattutto al riffing death-black che conduce gran parte del pezzo. Il chorus è però pulito ed epicheggiante, in linea con quelli presenti su “Have A Nice Trip”.

“Reitermaniacs”
Non poteva mancare il solito brano dedicato ai fan della band! Questa volta ha il titolo di “Reitermaniacs” e si configura come un midtempo manowariano baciato da un ritornello tra l’epico e il cafone. Il testo è assolutamente da ascoltare!

“Barmherzigkeit”
Si torna a pestare duro: “Barmherzigkeit” infatti, oltre a un riuscitissimo stacco orientaleggiante, mette in mostra riff ultra groovy e di nuovo un cantato aggressivo. Simile all’opener e quindi molto divertente!

“Per Aspera Ad Astra”
Un altro ottimo pezzo di un disco che si fa sempre più interessante. “Per Aspera Ad Astra” parte heavy e con quella dose di groove che ormai pare essere il trademark dell’album. Il chorus è epico e in voce pulita e nella parte centrale trovano spazio un assolo molto bello e uno stacco cadenzato con il riff più heavy del disco.

“Lazy Day”
L’ennesimo scherzo dei Die Apokalyptischen Reiter! “Lazy Day” è praticamente un brano reggae da spiaggia, con il vocalist Fuchs perfettamente calato nella parte!

“Die Sonne Scheint”
Un attacco alla Iron Maiden lancia un pezzo allegrotto e molto easy listening. Nulla di speciale ma piacevole da ascoltare.

“Roll My Heart”
Altro brano sostenuto e dal feeling positivo, baciato da delle melodie di chitarra molto belle. Il ritornello sembra uscito da uno di quei canti tedeschi da birreria! Un pezzo semplicemente ubriacante!

“Hey-Ho”
“Hey-Ho” è praticamente la summa dei contenuti dell’album. All’interno infatti c’è proprio di tutto: assalti metallici, passaggi groovy, tastiere electro e melodie orientaleggianti!

“Northern Lights”
L’outro del disco, basato quasi esclusivamente su delle melodie ipnotiche partorite dalle tastiere di Dr. Pest.

L’INTERVISTA A FUCHS

COME SONO NATI I PEZZI DI “SAMURAI”?
“La frase di songwriting è durata circa un anno e mezzo, nel corso del quale abbiamo cercato di dare il meglio di noi stessi per scrivere dei brani che fossero i più curati possibile. L’avere in lineup un nuovo chitarrista ci ha poi senz’altro aiutato nella scrittura, ha portato nuove influenze e nuove idee. I testi sono poi stati scritti nel corso dei miei viaggi in Portogallo e in Francia. Il testo di ‘Lazy Day’ ad esempio l’ho scritto mentre mi trovavo sulla spiaggia…”.

SOLITAMENTE COME COMPONETE I PEZZI?
“Si tratta di un processo normalissimo. Ognuno prepara le sue idee a casa e poi le sottopone agli altri in sala prove. poi insieme si decide che cosa va bene e cosa no e si assemblano le varie parti!”.

COME PARAGONERESTI IL NUOVO ALBUM A “HAVE A NICE TRIP”?
“Il nuovo album è secondo me totalmente differente da ‘Have A Nice Trip’. I nuovi pezzi sono molto più heavy e groovy di quelli vecchi… sono più compatti ma senza essere monocorde. C’è stato proprio un approccio diverso alla composizione: abbiamo voluto essere realmente aggressivi senza però omettere nessuna delle nostre influenze, che sono proprio tante. Ci è sempre paciuto variare e anche questa volta lo abbiamo fatto. Credo che ‘Samurai’ rappresenti un passo molto importante nella nostra evoluzione”.

DEATH, BLACK METAL, HEAVY CLASSICO, ELETTRONICA, ROCK’N’ROLL E REGGAE. CON TUTTI QUESTI ELEMENTI QUESTA VOLTA NON PENSATE DI DISORIENTARE UN PO’ TROPPO I FAN?
“No, perché un fan dei Die Apokalyptischen Reiter è pronto ad aspettarsi di tutto da noi. Te lo so dire con certezza perché abbiamo uno splendido rapporto con chi ci segue. Il nostro fan club è molto attivo e spesso organizziamo dei meeting, in modo che possiamo incontrare i fan. E le persone che vengono a questi incontri sono una più eccentrica dell’altra! C’è gente tedesca ma anche svizzera, francese, ungherese… tutte persone diverse tra loro ma veramente open minded. E’ bello riuscire a mettere d’accordo con la propria musica tante menti diverse”.

PERCHE’ IL TITOLO “SAMURAI”?
“Abbiamo deciso di chiamare il disco così perché i membri dell band in questo periodo si sentono proprio dei samurai. Stiamo benissimo, siamo affiatati e pronti a spaccare tutto!”.

CREDO CHE LA NUCLEAR BLAST VI SUPPORTERA’ MOLTO…
“Sì, a loro il disco piace molto e sono bravissimi nel promuovere le band. E’ stata una vera fortuna firmare per loro, ci garantiscono sempre un’ottima campagna pubblicitaria e pagano con regolarità. Alla Hammerheart accadeva l’esatto contrario: poca promozione e niente soldi”.

CHE COSA FATE OLTRE A SUONARE NELLA BAND? AVETE UN LAVORO?
“No, io faccio il pittore ma è un hobby, siamo tutti musicisti a tempo pieno. Il mercato tedesco è molto ricettivo nei nostri confronti, vendiamo molto bene e durante l’anno teniamo tantissimi concerti. Non è quindi un grosso problema sopravvivere. Ora cerchermo di espanderci anche nel resto d’Europa, magari in Italia…”.

COME VI SENTITE A FAR PARTE DELL’ATTUALE SCENA METAL? OGGI LA MAGGIOR PARTE DELLE BAND TENDE AD AVERE UN’IMMAGINE NEGATIVA O DEPRESSA… VOI INVECE NELLE FOTO RIDETE SEMPRE E QUANDO SIETE SERI SI VEDE SUBITO CHE STATE SCHERZANDO!
“Perché uno deve fare l’incazzato quando non lo è? Noi ci divertiamo a suonare, siamo persone felici, perché non dovremmo farlo vedere? Ci piace la musica aggressiva: il death, il black, l’hardcore… ma non ci sentiamo vicini come spirito alle band di quelle scene. Ridere è così bello e noi non abbiamo bisogno di vestirci di nero e di avere uno sguardo truce per catturare l’attenzione. Il brutto è che in giro c’è tanta gente superficiale, a molti non siamo simpatici perché a detta loro sembriamo degli sfigati… e magari non hanno mai sentito la nostra musica. In ogni caso la loro opinione non ci importa affatto…”.

ANCHE DAL VIVO CE LA METTETE TUTTA PER COINVOLGERE IL PUBBLICO IN MODO POSITIVO…
“Sì, a noi piace moltissimo suonare dal vivo e la gente si fa un sacco di risate ai nostri show con le nostre trovate sceniche o certi nostri testi. Non vorrei sembrare arrogante ma siamo bravissimi ad intrattenere la folla, se vieni ad un nostro concerto di sicuro ti dimenticherai dei problemi che ti affliggono!”.

C’E’ UN TOUR IN PROGRAMMA?
“Sì, faremo molte date in Germania da headliner subito dopo l’uscita del disco, poi credo che prenderemo parte a un tour europeo ad inizio 2005”.

OK, GRAZIE MILLE PER L’INTERVISTA, FUCHS!
“Grazie a voi, un saluto a tutti i ragazzi italiani! Conosco bene l’Italia, ci sono venuto una decina di volte in vacanza e non vedo l’ora di tornare a suonare. Chi è interessato al nostro nuovo album faccia in modo di procurarsi la prima edizione, conterrà un bonus dvd!”.

TIRANDO LE SOMME…

Due ascolti sono pochi per dare un giudizio definitivo ma ci è parso di capire che la band, con questo “Samurai”, punterà a fare il botto definitivo, magari anche fuori dalla Germania, dove già sono quasi delle celebrità. La produzione made in Antfarm Studios (The Haunted, Mnemic, Ektomorf…) è eccellente e i brani sono molto più compatti e in your face che in passato, riuscendo comunque a mettere in mostra una gamma di sonorità vastissima. E la qualità ovviamente non manca! Il primo novembre è la data scelta dalla Nuclear Blast per la pubblicazione del disco e in quel periodo Metalitalia.com pubblicherà sicuramente una recensione con le impressioni definitive… e sino ad allora vi consigliamo di prepararvi a reggere alla furia del samurai!

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