L’artista inglese Ben Jones, a capo del progetto prog rock ORION, ha accusato il disegnatore Hugh Syme di aver venduto lo stesso artwork a lui per l’album “The Lightbringers“, pubblicato ad agosto 2024, e ai DREAM THEATER per il nuovo disco “Parasomnia“, uscito il 7 febbraio 2025:
“Ma veramente? Un artwork presente nell’edizione deluxe del nuovo album dei DREAM THEATER è esattamente lo stesso presente nel booklet di ‘The Lightbringers‘ per il pezzo ‘The Ghosts Among Us’.
Sono certo che non leggeranno questo post, ma che ne pensano Mike Portnoy e John Petrucci? Hugh Syme ha disegnato l’artwork sia per il mio album che per il loro, quindi credo di sapere cosa sia successo…”
In un successivo commento postato su Facebook, Jones ha affermato di aver trovato un accordo con i DREAM THEATER:
“Non so perché si continui a parlare di plagio, perché di certo non ho mai detto nulla del genere. Infatti, ho scritto centinaia di risposte a commenti per far sapere a tutti che anche i DREAM THEATER sono stati vittime della negligenza di Hugh.
Ora, cosa ho postato pubblicamente? Molti non capiranno, soprattutto perché non hanno mai avuto un’esperienza simile. Provate a immaginare una situazione in cui avete speso migliaia di dollari per un’opera d’arte che doveva essere unica e realizzata su misura per il vostro album. Avete anche speso migliaia di dollari per la creazione del l’album stesso, passato mesi a lavorarci, cercando di renderlo il migliore possibile.
Ora immaginate che un fan vi mandi una foto, che mostra chiaramente che la stessa opera d’arte (che doveva essere esclusiva per voi) è apparsa nel nuovo artbook del più grande gruppo di questo genere. Vi posso assicurare che è assolutamente straziante.
L’altra ragione per cui ho pubblicato il mio post, è che volevo che i DREAM THEATER ne fossero a conoscenza. Non sono un musicista famoso e non ho i mezzi per contattare facilmente gente come i DREAM THEATER, per questo mi sono preso il tempo di fare 3-4 post iniziali su un paio di pagine diverse. Di certo non pensavo che sarebbe successo tutto questo.
Bene, il risultato è che il manager dei DREAM THEATER mi ha contattato Sabato sera e abbiamo avuto uno scambio molto amichevole. Ho anche colto l’occasione per chiarire con Frank che non penso abbiano commesso alcuna azione scorretta. Nonostante non mi debbano nulla, Frank mi ha fatto un’offerta che ho deciso di accettare.
Alla fine, le persone decideranno cosa vogliono pensare di questa storia, indipendentemente dai fatti.”