Comunicato stampa:
È un fottuto massacro collettivo! – La storia degli Extrema
di Massimo Villa
Prefazione Alfredo “Kappa” Cappello
24 euro, 336 pagine
Edizioni Tsunami
Edizioni Tsunami – Collana Gli Uragani (58)
In libreria dal 6 ottobre
Già nel 1987, senza album all’attivo e con un’esperienza maturata prevalentemente con i live nei primi centri sociali (Virus e Leoncavallo), gli Extrema vengono chiamati ad aprire per gli Slayer e portano a casa il concerto egregiamente e “senza prendere pomodorate”. Complice anche questo battesimo del fuoco, esce l’EP “We Fuckin Care“ che propone “speed-thrash e Iron Maiden, con spruzzi di Exodus e Metallica quanto basta”.
È ora di fare sul serio. Ingaggiano così un ottimo batterista: Cristiano Dalla Pellegrina, Mattia Bigi al basso (che con i suoi slap conferirà un sound innovativo alla band) e soprattutto alla voce entra Gianluca GL Perotti, personalità magnetica e voce perfetta per il ruolo. Faranno la differenza.
Con l’album “Tension at the Seams“ il sogno di un contratto con una major americana sembra a un soffio dal realizzarsi, ma l’energia e l’originalità del gruppo si scontrano con l’avidità dell’etichetta italiana e con la sfortuna. Non una, ma due delle loro label falliscono “scappando con la cassa” e i numeri delle effettive vendite. È certo però che dell’album in questione ne siano state vendute almeno quindicimila copie e che i concerti andarono tutti sold out. Già, perché la vera potenza del gruppo è quella scatenata nei live in un tutt’uno tra pogo nel pit e stage diving: “un fottuto massacro collettivo”.
Così i nostri arrivano addirittura ad aprire per Vasco e, ancora meglio, per i Metallica a Torino (stadio delle Alpi) dove incassano venti milioni di lire dalla sola vendita dei gadgets per un’intuizione del produttore Enrico Salvini. E così, dopo la notissima collaborazione con Articolo 31 (il brano “Mollami”) arrivano gli album in studio “The Positive Pressure (of Injustice)”, “Better Mad than Dead” e “Set The World On Fire“ (con un nuovo batterista, Paolo Crimi).
Lo stacanovismo di Tommy Massara viene ricompensato anche con nuove avventure importanti come quella del canale Rock TV insieme a Gianluca Galliani. Siamo agli anni Duemila e un fatto importante crea forte disagio nella band: il cantante si dà all’alcoolismo molesto, anche a causa della morte per suicidio del padre. Il punto di rottura arriva dopo le intemperanze di GL Perotti durante l’importante secondo tour con gli americani Death Angel. Gli Extrema muteranno ancora composizione, tenendo come perno fisso Tommy Massara, l’inossidabile guitar hero e vero flag boy del gruppo.
Una storia che non è ancora finita e che anzi questo lavoro si propone di rilanciare, un libro ricchissimo di aneddoti, interviste, retroscena che ben dipinge la storia del gruppo e di tutto quello che gli ha ruotato intorno in questi decenni.