Metalitalia.com è lieta di presentare in esclusiva per l’Italia “For Our Culpable Dead”, il nuovo EP dei FEED THEM DEATH. Il progetto avantgarde death-grind con base a Londra torna con tre nuove composizioni dopo “Panopticism: Belong / Be Lost”, il full-length rilasciato all’inizio di quest’anno per I, Voidhanger Records. “For Our Culpable Dead” verrà ufficialmente pubblicato il prossimo 2 novembre, ma potete già ascoltarlo di seguito:
Void, il leader del progetto, ci presenta così questa nuova uscita:
“Il titolo del nuovo EP è ‘For Our Culpable Dead’ in primo luogo perché siamo progenie di tutte le generazioni passate che sono colpevoli di averci fatto ereditare un mondo in cui la tragedia incombe su tutti.
Questi morti non sono solo da qualche parte nel nostro passato, ma anche e soprattutto qui, camminano tra i vivi, e sono colpevoli di reificare l’astratto, di avere mercificato tutti i loro bisogni superficiali, tendendo sempre al conformismo e bramando costantemente l’approvazione degli altri.
Il nuovo materiale, sia tematicamente che musicalmente, deve essere visto come un ponte che collega il precedente full length ‘Panopticism: Belong / Be Lost’, con il terzo LP che uscirà nella primavera del 2021. ‘Panopticism’ era una sorta di concept album basato sugli scritti di M. Foucault e in particolare quelli riguardanti la follia, la sorveglianza e l’isolamento, sia esso imposto alle persone dalla società, o intenzionale come un modo per alcuni di tendere alla libertà e all’indipendenza dal flusso di uniformità. Per quanto oscuro fosse quell’album, permetteva di vedere un livello di speranza, una luce occasionale che filtrava attraverso le fessure, una redenzione resa possibile abbracciando la condizione di essere smarriti, di non appartenere, di vivere insolentemente soli. Il nuovo EP è tetro, senza speranza e disperato. Affronta in gran parte gli stessi temi tuttavia da un diverso punto di vista. Prendendo spunto da alcuni scritti di T. Adorno, e in particolare quelli relativi alla mercificazione dell’arte, e della musica moderna in particolare, I testi esplorano le ragioni storiche del perché i nostri predecessori abbiano sabotato gli ingranaggi della storia di modo che potesse schiacciarci tutti, lasciandoci un mondo dove la felicità non sarà solo e sempre irraggiungibile, ma spinta più lontano ogni volta che viviamo la tragedia di venire a patti con le nostre speranze per il futuro.
Musicalmente, sento di aver ampliato l’ethos sperimentale dell’album precedente inserendo molti elementi alieni più centralmente nel mix e nella composizione, e così si sente molto black metal, harsh noise, doom, drone e persino hardcore punk mescolato con death / grind. L’intenzione era di perseverare nella mia missione di rendere la musica veloce più drammatica”.