Secondo uno studio effettuato in Germania sul movimento delle particelle sospese nell’aria (aerosol) in un ambiente al chiuso, esiste un rischio trascurabile di infezione da coronavirus SARS-CoV-2 responsabile del Covid-19 in locali per concerti con posti a sedere adeguatamente ventilati. Lo studio scientifico, che si è svolto presso la Konzerthaus di Dortmund da 1.500 posti, è stato condotto a novembre in un periodo di tre giorni dal Fraunhofer Heinrich Hertz Institute di Goslar e dalla società di misurazione delle particelle Parte Q, con il sostegno dell’Agenzia federale tedesca per l’ambiente.
La ricerca segue quella già effettuata con lo studio Restart-19 ad agosto, la quale ha dimostrato che, attraverso un’adeguata ventilazione, gli eventi dal vivo rappresentavano un rischio “da basso a molto basso” di trasmissione da persona a persona.
A differenza dello studio Restart-19, che coinvolgeva partecipanti reali, lo studio di Dortmund ha avuto come principale protagonista un manichino high-tech, soprannominato Oleg, che emetteva aerosol specifici e che consentiva di simulare una persona infetta che respirava all’interno del locale. Il team ha misurato mediante dei sensori la diffusione di questi aerosol nei posti a sedere in prossimità del manichino e in tutta la sede, inclusi la platea e la sala d’ingresso. Per verificare l’efficacia del ricambio di aria, il team ha inoltre rilevato la concentrazione di anidride carbonica mediante altrettanti sensori e questo ha permesso di verificare che la concentrazione di anidride carbonica può essere considerata un indicatore della dispersione dell’aerosol.
Questi i principali risultati dello studio:
- In condizioni di ventilazione ottimale, come nel caso della Konzerthaus, e con l’utilizzo di mascherine, la dispersione di aerosol in concentrazioni rilevanti nei posti adiacenti il manichino è praticamente nullo. Questo permette di concludere che anche in analoghe situazioni reali il rischio di infezione sarebbe pressoché nullo;
- In condizioni di ventilazione ottimale ma senza l’utilizzo di mascherine, la dispersione di aerosol in concentrazioni rilevanti nei posti adiacenti il manichino è basso e localizzato principalmente a livello del posto in fronte allo stesso. E’ pertanto consigliata la disposizione a scacchiera dei posti a sedere, mantenendo libero il posto antistante ogni spettatore;
- Le dimensioni di un locale come la Konzerthaus garantiscono una forte diluizione degli aerosol contaminati e il suo sistema di condizionamento e ventilazione, in grado di garantire il ricambio totale dell’aria interna con aria proveniente dall’esterno ogni circa 20 minuti, è sufficiente ad eliminare gli aerosol;
- È necessario indossare mascherine anche nei corridoi, nelle aree di sosta e in platea, poiché la ventilazione in quelle aree funziona in modo diverso rispetto alla sala da concerto stessa, e non possono inoltre escludersi contatti più stretti tra gli spettatori;
- Una sala da concerto piena non interferisce con il flusso dell’aria verso l’alto, piuttosto lo promuove attraverso ulteriori effetti termici;
- La misurazione dell’anidride carbonica durante un evento è un indicatore che può aiutare a valutare meglio la diffusione delle particelle sospese nell’aria nella sala;
Nonostante lo studio fornisca risultati relativi solo alla Konzerthaus Dortmund, il Fraunhofer Heinrich Hertz Institute è in grado di applicare i risultati ad altre sale da concerto e luoghi simili. Secondo il capo dello studio, Wolfgang Schade, anche per quelle strutture che attualmente non soddisfano i requisiti, potranno regolarizzarsi con “uno sforzo relativamente ridotto”.
In conclusione, il team di ricerca suggerisce che la riapertura di teatri e sale concerto con posti a sedere possa avvenire in sicurezza al 50% della normale capienza, con disposizione dei posti a scacchiera e con sistemi di ventilazione efficienti. Non sarebbe necessaria una ulteriore riduzione dei posti disponibili. Se a queste misure si andasse ad aggiungere l’uso delle mascherine, il rischio di infezione sarebbe pressoché nullo.
Quando i dati della pandemia saranno tornati sotto i livelli di guardia, sarà possibile tornare in sicurezza anche alla capienza completa della sala, richiedendo però agli spettatori di indossare le mascherine.
Il direttore della Konzerthaus Dortmund, dott. Raphael von Hoensbroech, entrando nel merito, ha dichiarato quanto segue
“Le sale da concerto e i teatri non sono luoghi di infezione. Gli ultimi mesi hanno dimostrato che la politica ha bisogno di una base scientificamente solida per il processo decisionale. Con il nostro studio, vogliamo garantire che le sale da concerto e i teatri, una volta riaperti, potranno accogliere nuovamente un numero di spettatori sufficienti”.
I risultati dello studio sono disponibili a questo indirizzo mentre il comunicato stampa è disponibile a questo indirizzo.