ICED EARTH: l’accusa chiede tre anni di libertà vigilata per Jon Schaffer

Pubblicato il 17/10/2024

Artista: Iced Earth | Fotografo: Moira Carola | Data: 1 luglio 2018 | Venue: Phenomenon | Città: Fontaneto d’Agogna (NO)

 

Secondo quanto riportato da Blabbermouth, il Governo degli Stati Uniti tramite il proprio legale ha chiesto per Jon Schaffer, leader degli ICED EARTH, tre anni di libertà vigilata, 120 ore di lavori di pubblica utilità e una multa di 2.000 dollari per aver partecipato all’assalto al Campidoglio americano del 6 gennaio 2021.

Nella richiesta del Governo si legge:

Una pena del genere sarebbe sufficiente a riflettere la gravità di questo reato, tenendo conto anche dei tre mesi di detenzione seguiti al suo arresto, dell’immediata accettazione di responsabilità da parte del reo, e dell’assistenza sostanziale che ha fornito alle forze dell’ordine in conformità con il suo accordo di cooperazione.

Schaffer aveva accettato un patteggiamento nell’aprile 2021, concordando di cooperare con gli investigatori sull’assalto al Campidoglio e potenzialmente testimoniare contro gli altri coinvolti.

Inizialmente, il chitarrista era stato accusato di sei reati, ma alla fine si è dichiarato colpevole di due: ostruzione di un procedimento ufficiale del Congresso e ingresso abusivo in un’area riservata del Campidoglio con un’arma mortale o pericolosa.

Il memorandum del 14 ottobre descrive così il coinvolgimento di Schaffer:

L’imputato è stato uno dei primi sei a entrare nel Campidoglio attraverso le porte sul lato nord-ovest dell’edificio, vicino all’ufficio del Parlamento del Senato. Schaffer indossava un giubbotto tattico e un cappello con la scritta ‘Oath Keepers Lifetime Member’, e portava con sé una bomboletta di spray urticante per orsi.
 
La condotta minacciosa di Schaffer e degli altri in prima fila ha costretto gli agenti a ritirarsi e ha permesso alla folla di iniziare a riversarsi nel Campidoglio attraverso quell’ingresso.
 
La partecipazione dell’imputato all’attacco al Campidoglio non è stata casuale; è stata il culmine di settimane, se non mesi, di appelli sempre più violenti da parte di Elmer Stewart Rhodes III, il leader degli Oath Keepers, per opporsi al legittimo trasferimento di potere da Donald Trump a Joseph Biden. Schaffer era a conoscenza di alcune di queste comunicazioni, in quanto membro degli Oath Keepers, e ha marciato con loro durante un evento a Washington D.C. nel novembre 2020 per opporsi ai risultati delle elezioni.
 
Allo stesso tempo, Schaffer non ha partecipato alla pianificazione e al coordinamento dell’attacco al Campidoglio da parte degli Oath Keepers (non faceva parte delle chat crittografate del gruppo per l’operazione del 6 gennaio), e non è entrato nel Campidoglio insieme a loro il 6 gennaio. Per questo motivo, Schaffer non è stato accusato di aver partecipato a una cospirazione con altri Oath Keepers.
 
Inoltre, Schaffer è rimasto all’interno del Campidoglio per meno di dieci minuti e non ha direttamente ferito o cercato di ferire alcun agente o danneggiare alcuna proprietà durante questo reato. Schaffer ha anche cooperato con le forze dell’ordine sin da quando si è consegnato undici giorni dopo l’attacco, offrendo diverse dichiarazioni e fornendo informazioni complete, credibili e rilevanti.
 
Il 16 aprile 2021, l’imputato ha pienamente accettato la responsabilità e si è dichiarato colpevole, in conformità con l’accordo di cooperazione, di un capo d’imputazione per ostruzione di un procedimento ufficiale e di un capo d’imputazione per ingresso e permanenza in un edificio o area riservata con un’arma mortale o pericolosa. L’imputato è stato la prima persona a dichiararsi colpevole di aver partecipato all’attacco del 6 gennaio, e ha accettato di rendere pubblici i dettagli del suo accordo di cooperazione.

 

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