BIOGRAFIA E DISCOGRAFIA
A cura di Luca Filisetti
GLI ESORDI
Siamo nell’anno di grazia 1986. Anno oseremmo dire fondamentale per il metal: escono infatti due pietre miliari della musica pesante, due album che ancora oggi sono considerati capolavori, ovverosia “Reign In Blood” e “Master Of Puppets”. A corollario troviamo anche “Peace Sells, But Who’s Buying” e “Pleasure To Kill”, rispettivamente di Megadeth e Kreator; nasce l’epic doom moderno con “Epicus Doomicus Metallicus” dei Candlemass, esordisce la chimera Crimson Glory, i Watchtower sconvolgono l’underground con “Energetic Disassembly”. Fu un anno di grande fermento ma soprattutto fu l’anno della morte di Cliff Burton, bassista dei Metallica, allora all’apice della loro carriera (in termini di valore assoluto, non commerciali). Mentre tutto questo ha luogo, a Milano uno sconosciuto giovane chitarrista dà vita ad una band che, nel suo piccolo, è destinata a far parlare di sé: Tommy Massara crea gli Extrema.
La band, allora a livello embrionale, pubblica subito un EP a titolo “We Fuckin’ Care” e viene scelta per aprire la data milanese degli Slayer! Nel frattempo la line up si stabilizza con l’ingresso di Chris Dalla Pellegrina alla batteria e Mattia Bigi al basso. Tommy è alla ricerca di un cantante all’altezza della situazione e amici comuni indirizzano il guitarist al centro sociale Leoncavallo, allora nella sua sede storica. Lì avviene il fatale incontro con G.L.Perotti, giovane metalhead amante della birra sopra ogni altra cosa. Tra i due scatta il feeling ed il più è fatto. Dopo la pubblicazione di alcuni demo che riscuotono un grosso successo, i nostri sbarcano negli States dove si esibiscono davanti ad alcuni addetti ai lavori che rimangono entusiasti della prova dei meneghini. Al loro ritorno firmano un contratto con la Contempo e pubblicano finalmente (siamo nel 1991) il loro debut album “Tension At The Seams”. La band ormai era piuttosto nota a livello underground e soprattutto a Milano, i loro tour fanno sempre registrare il tutto esaurito ed attirano più pubblico di band molto più blasonate, come ad esempio gli Overkill. Grazie anche alle ottime recensioni della stampa specializzata, “Tension At The Seams” diventa un vero e proprio culto e gli Extrema allargano a macchia d’olio la loro popolarità. La band suona dappertutto, in ogni luogo dove li invitano, da Merano a Canicattì e le loro prove live non fanno prigionieri e permettono di guadagnare nuovi adepti. La loro fama si allarga a tal punto che addirittura Vasco Rossi in persona li invita ad aprire le sue date di Bergamo. Il climax della prima parte di carriera degli Extrema arriva però con la partecipazione al “Nowhere Else To Roam Tour” dei Metallica, che permette loro di esibirsi allo stadio delle alpi con i Four Horsemen, i Megadeth ed i Suicidal Tendencies!
IL SUCCESSO
Bisogna attendere il 1994 per l’uscita di “The Positive Pressure (Of Injustice)”. Nel frattempo la band ha rotto il contratto con la Contempo ed il nuovo album esce sotto etichetta Flying Records. Anche la line up cambia e Julius Loglio, secondo chitarrista, non fa più parte del progetto. La band decide che può tranquillamente andare avanti con quattro elementi e pubblica quello che a tutt’oggi è il loro lavoro più pesante. La loro popolarità, nonostante il fatto che il nuovo album non riesce ad essere qualitativamente superiore all’esordio, non accenna a calare. I nostri non disdegnano dei passaggi a Videomusic e suonano sempre in ogni dove, anche in luoghi dove solitamente il metal è bandito. Da segnalare la loro partecipazione a Sonoria, dove, unica band italiana, si esibiscono tra gli altri con Paradise Lost e Faith No More. Gli Extrema da qui iniziano un percorso probabilmente rischioso ma estremamente coraggioso: senza abbandonare mai del tutto le proprie radici thrash e groove, si interessano a nuove realtà, lontane dal metal e pericolosamente commerciali. Nasce così la collaborazione con gli Articolo 31 che, se da un lato apre loro porte altrimenti impossibili da raggiungere, dall’altro vengono tacciati di tradimento dal popolo del metal, solitamente sensibile a certi argomenti. Il “metallaro medio” non perdonerà mai agli Extrema questa cosa. I nostri rischiano di giocarsi la scena entro la quale sono cresciuti e di fare la fine degli Anthrax di John Bush, anche loro a loro modo criticati per la svolta groovy del fantastico “Sound Of White Noise”. Detto tra parentesi, lo stesso “metallaro medio”, anni dopo, non si accorge dell’abominio dell’ultimo Manowar, spudoratamente rhapsodiano e floscio, ma ai kings of metal tutto è concesso nel nome di un machismo e di un “celodurismo” francamente inaccettabili. Tornando a noi, gli Extrema accusano il colpo ma non si arrendono di certo e non tornano sui loro passi.
MEGLIO MORTI?
Questo consente loro, dopo un lungo lasso di tempo, di pubblicare un album come “Better Mad Than Dead”. Terzo album e terzo cambio di etichetta. Stavolta è il turno della Seven Records, che vanta distribuzione Self. I detrattori della band non si sognano nemmeno di ascoltare il nuovo lavoro, limitandosi a criticare. Stavolta la pietra dello scandalo si chiama Nu Metal: gli Extrema vengono accusati di scimmiottare i Korn e quindi di non fare più parte del mondo del metal, ma di essersi definitivamente venduti al mainstream. Ora, nell’album si paga di certo il tributo ai Korn, soprattutto a livello chitarristico, ma i ragazzi non lesinano certo in pesantezza e “Better Mad Than Dead” è a tutti gli effetti un album metal: contaminato e moderno ma sempre metal. Dal vivo, oltre ai consueti tour monstre in giro per il paese, i nostri aggiungono importanti date al loro palmares: Tattoo The Planet con gli Slayer, Heineken Jammin Festival con i Metallica e Flippaut. Intanto l’etichetta discografica cambia ancora e si passa alla About Rock, per la quale i nostri pubblicano una curiosa compilation fatta di cover, remix e tre brani inediti. La costante dei continui cambi di etichetta svela che i ragazzi hanno un senso del business pari allo zero assoluto ed il loro successo è merito innanzitutto del feeling diretto che hanno con il proprio pubblico.
Per non smentirsi, il contratto con la nuova label dura ben poco e la band si accasa presso l’Ammonia (distribuita dal colosso Edel) che, subito capendo l’andazzo, ristampa i primi due album degli Extrema. A fine 2004 accade l’imprevedibile: Chris Dalla Pellegrina se ne va, dopo una vita passata a suonare insieme, il drummer decide di dedicarsi totalmente alla sua carriera di turnista che lo porta a suonare live con i Negrita tra le altre cose. Le audizioni per il ruolo rimasto vacante si susseguono numerose ad alla fine viene scelto il misconosciuto Paolo Crimi, drummer proveniente dalla scena hardcore. A giugno finalmente per i milanesi arriva la consacrazione definitiva sul palco del Gods Of Metal, con Anthrax, Megadeth e Motley Crue tra gli altri. A novembre esce finalmente il nuovo album, “Set The World On Fire”, che grazie ad alcuni brani, permette ai ragazzi di riavvicinare il pubblico della prima ora. Inutile dire che, dopo la pubblicazione del lavoro, la band si getta a capofitto nei live. Alla fine del 2006 cade la bomba in casa Extrema: G.L.Perotti, singer storico, leader carismatico e vera forza della natura lascia la band! Dopo un momento di comprensibile smarrimento la band decide di andare avanti, ma è proprio G.L. che torna sui suoi passi. Il singer giustifica la sua mossa parlando di un periodo di tensione da sfogare, una sorta di “crisi da sovrapproduzione” dalla quale è uscito con un seppur breve periodo di distacco e di riposo. Manco a dirlo, c’è l’ennesimo cambio di etichetta che ci porta ai giorni nostri. La band firma un contratto con la Scarlet Records, attivissima label milanese che non perde tempo ed immette sul mercato un ottimo DVD ed un CD per festeggiare il ventennale di carriera degli Extrema e subito dopo procede alla ristampa con bonus track di tutti gli album ufficiali della band, che hanno fatto da spunto per la stesura di questo special. Cosa prevede il futuro è arduo dirlo, l’unica cosa certa è che fino a che avranno forza gli Extrema continueranno a calcare i piccoli e i grandi palchi del nostro paese con una carica che dopo più di vent’anni di carriera non è mai venuta meno.
DISCOGRAFIA
1995 – The Positive Pressure (Of Injustice)
2001 – Better Mad Than Dead
2005 – Set the World on Fire
1989 – Promo Tape (demo)
1989 – Rehearsal 24.02.89 (demo)
1991 – Demo ’91 (demo)
1993 – Proud, Powerful ‘n’ Alive (ep)
1996 – Mollami (singolo)
1999 – Vai Bello (singolo)
2003 – And the Best Has Yet to Come (best of)
2007 – Murder Tunes & Broken Bones – 20 Years Anniversary DVD
2007 – Raisin’ Hell With Friends (live)
INTERVISTA CON G.L.PEROTTI
NON REPUTATE UN RISCHIO AVER RISTAMPATO ANCHE L’ULTIMO “SET THE WORLD ON FIRE”, CONSIDERANDO CHE L’ORIGINALE È USCITO DA POCHISSIMI ANNI?
“Penso di no. Visto che non è praticamente più reperibile nei negozi ci pareva il caso di ristampare anche ‘Set The World On Fire’ ed aggiungerci delle bonus come sugli altri”.
DATO CHE DEGLI ALBUM SAPPIAMO PRATICAMENTE TUTTO, CONCENTRIAMOCI SULLE BONUS: INIZIAMO DA QUELLE DI “TENSION AT THE SEAMS”…COSA CI PUOI DIRE DELLE TRACCE AGGIUNTIVE?
“Per quanto riguarda ‘And The Rage…’ non è altro che la versione demo di due anni prima quando ero ancora alla chitarra ritmica e voce; ‘Tribal’ invece è un pezzo che ci è dispiaciuto lasciare fuori perché aveva degli ottimi spunti sia musicali sia per quanto riguarda il testo, scritto da Tommy, che trattava della deforestazione dell’Amazzonia….prima di Sting ne abbiamo parlato noi nel nostro piccolo!”.
E RIGUARDO A QUELLE DI “THE POSITIVE PRESSURE”?
“Be’, le prime tre come sopra, erano demo version pre ‘Tension’ ma è divertente ascoltarle non ancora prodotte al meglio, mentre ‘Take A Prayer…’ è ‘Lawyers Inc.’ con un testo divertente…..mandare in giro la demo è come fare sei al superenalotto e per trovare un contratto serviva e serve un miracolo divino, quindi perché non chiedere una preghiera per il proprio demo?”.
VENIAMO A “BETTER MAD THAN DEAD”…
“Per ‘Better Mad Than Dead’ abbiamo fatto questa versione acustica di ‘Another Nite’ praticamente in casa, ma è venuta così bene che abbiamo deciso con Scarlet, il fido Dop e Henry del Rockaway di farne un video che tra poco presenteremo e che quindi potrete gustare dalle vostre comode poltrone.
Sta piacendo un po’ a tutti e per fortuna i nostri fan più estremi non hanno storto il naso, anzi…visto le donnine nude (ride, ndR)!”.
E ORA ANALIZZIAMO LE BONUS DI “SET THE WORLD ON FIRE”.
“Su ‘Set The World On Fire’ abbiamo messo i pezzi più datati registrati in diretta in quel lontano 1989 subito dopo che io ebbi terminato la leva militare (unico della banda). ‘Massacro’, strumentale in classico stile thrash, era antecedente alla nostra entrata nel gruppo e Tommy (Massara) la incluse in quella economica ma efficace demo, mentre ‘Child Abuse’ è stata composta prima ma finita mentre io ero a naja….se non ricordo male! Il testo purtroppo è rimasto di triste attualità”.
GLI EXTREMA SONO CONSIDERATI IL PUNTO DI PASSAGGIO VERSO UN METAL INTESO IN MANIERA PIÙ PROFESSIONALE, ALMENO IN ITALIA: COSA AVEVA IL VOSTRO ESORDIO IN PIÙ RISPETTO ALLE USCITE DELL’EPOCA?
“Era più professionale sotto tutti i punti di vista! Se fossimo usciti solo qualche anno prima con una delle tante proposte fateci da etichette raffazzonate, avremmo solo fatto uscire una demo stampata su vinile e non avremmo avuto credibilità, saremmo stati come tutti quei gruppi che in quegli anni se la tiravano per aver fatto uscire un vinile che suonava peggio delle nostre demo e che aveva una grafica la maggior parte delle volte ridicola. Abbiamo preferito aspettare il momento giusto e nel frattempo abbiamo fatto tesoro delle esperienze live e non di quegli anni…nel 1992 eravamo pronti e l’etichetta ci sembrò quella giusta, ahinoi!”.
SIN DA SUBITO AVETE TROVATO SPAZIO NEL CIRCUITO DEI CENTRI SOCIALI, SPESSO PRECLUSI AL CIRCUITO METAL: ERAVATE DEI FREQUENTATORI ABITUALI OPPURE SIETE RIUSCITI A FARE BRECCIA CON LA VOSTRA MUSICA?
“Sia io che Tommy frequentavamo spesso i centri sociali, non per niente lui mi vide su di una fanzine che comprò al mitico Leoncavallo e il primo incontro fu proprio là, dove ci bevemmo una ventina di latte di birra facendo conoscenza.
La prima audizione invece me la fece in quel del Virus di piazzale Bonomelli
in mezzo a ratti che ci passavano sotto i piedi, infatti suonammo sopra ad alcune sedie…anche perchè erano belli grossi! Sai, abbiamo sempre amato l’hardcore e abbiamo sempre avuto questa attitudine live un po’ punk, quindi ai tempi i centri sociali erano gli unici posti in cui riuscivamo a suonare dato che erano l’hardcore e il punk i generi suonati e non le posse, che poi hanno rovinato la testa e la scena bellissima che c’era in quel periodo”.
ESISTONO DELLE BAND CHE NEL CORSO DEGLI ANNI VI HANNO INFLUENZATO MAGGIORMENTE?
“Per me sicuramente il primo thrash tedesco e la Bay Area scene! Dopo aver ascoltato ‘Pleasure To Kill’ dei Kreator decisi di mettere su la mia band, che poi mi ha dato la possibilità di passare agli Extrema senza fare mai né una demo e neanche un concerto…praticamente non ero capace di suonare. Ci siamo sempre scambiati le più disparate informazioni musicali in quanto ascoltiamo da sempre veramente di tutto e di più, anche se naturalmente ognuno di noi ha le sue preferenze. Per esempio Mattia è un fanatico della musica southern americana mentre Chris ascoltava ultimamente Ac/Dc dalla mattina alla sera. Paolo ha un I-Pod in cui puoi trovare tutto il metal e l’hardcore esistente sulla faccia della terra, Tommy è capace di metterti Pink e subito dopo i Black Label Society mentre io sono quello che porta i CD che vengono automaticamente tolti all’istante, vedi Bathory e compagnia bella…insomma con noi non ti annoieresti!”.
DOPO VENTI E PASSA ANNI DI CARRIERA RITENETE SENZA FALSA MODESTIA DI ESSERE DIVENTATI VOI STESSI UN’INFLUENZA PER LE BAND PIÙ GIOVANI?
“Sicuramente per chi ha buon gusto (ride, ndR). A parte gli scherzi siamo orgogliosi di vedere molti giovani musicisti riscoprire la nostra musica e farci dei grandi complimenti che comunque fanno sempre piacere. Se siamo un esempio lo siamo per coerenza e costanza e questi venti anni lo stanno a dimostrare”.
SO CHE DEVO FARVI FRUGARE NEI RICORDI, MA C’È QUALCHE EPISODIO PARTICOLARMENTE DIVERTENTE CHE VI È SUCCESSO IN VENT’ANNI DI CARRIERA E CHE CI VOLETE RACCONTARE?
“Sai,è successo veramente di tutto di più! Sceglierne uno in particolare sarebbe troppo riduttivo, ma prima o poi farò una specie di biografia in cui potrete leggere tutte le stronzate che abbiamo fatto durante questi venti anni di massacro collettivo”.
C’È STATO QUALCHE MOMENTO DI SCONFORTO IN CUI AVETE PENSATO DI MOLLARE TUTTO?
“Sicuramente! Dopo che fallì anche la Flying Records, la seconda etichetta in quattro anni, abbiamo passato un periodo veramente buio, talmente buio che rifiutammo un contratto per la Century Media che ai tempi era appena nata. Insomma vedevamo nero ed io peggioravo le cose essendo per metà del tempo sempre sbronzo marcio! Quello che ci ha spinti a rimanere è stata la nostra amicizia e la passione per la musica metal….tutto il resto è noia!”.
CON CHI VI PIACEREBBE ANDARE IN TOUR OGGI?
“Be’, ora faremo un tour europeo con i Death Angel e visto che è il nostro vero primo tour in venti anni non mi verrebbe da dire nessun nome, loro vanno benissimo. Se però vuoi un nome, per forza devo farne uno che non c’è più: Pantera! Ci avrei lasciato la mia vecchia carcassa”.
RIGUARDO ALLE ESPERIENZE PASSATE, QUAL È STATO IL CONCERTO PIÙ ESALTANTE?
“Ne abbiamo fatti tanti, anche in buchi sperduti in giro per la nostra penisola durante i quali dovevamo calmare il pubblico che tendeva a distruggere tutto quello che c’era in zona palco! C’era sempre un massacro totale e stage diving per tutta la durata del concerto; certo che i 30.000 del Delle Alpi con i Metallica, tutti in piedi e corna al cielo, non me li scorderò mai!”.
DOMANDA FINALE QUASI DI RITO: STATE LAVORANDO A QUALCOSA DI NUOVO?
“Certo, stiamo cominciando a lavorare ai primi abbozzi di pezzi che andranno a fare parte del nostro prossimo CD e devo dire che i nuovi riff di Tommy mi piacciono molto perché non si discostano di tanto dai pezzi più duri di ‘Set The World On Fire’. Siamo tornati a picchiare duro e non abbiamo intenzione di ammorbidire il nostro sound….anzi, faremo in modo che il prossimo CD vi fonda l’apparato auditivo!”.
GRAZIE PER LA DISPONIBILITÀ E A PRESTO…
“Grazie a te e mi raccomando, massacro collettivo totale!”.
EXTREMA – TENSION AT THE SEAMS
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EXTREMA – THE POSITIVE PRESSURE ( OF INJUSTICE )
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EXTREMA – BETTER MAD THAN DEAD
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EXTREMA – SET THE WORLD ON FIRE
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