Comunicato stampa:
“Solo quando il terrore domina l’impero dei sensi l’uomo è spinto a cercare/ quegli aspetti del proprio essere negli occhi dei quali egli non riesce a guardare”. Queste sono le prime parole che si sentono in seguito all’avvio dell’album “Il Domenicano Bianco”. Parole che dichiarano il tema portante, ovvero la ricerca, di questo sesto lavoro della storica band genovese Il Segno del Comando.
L’album è un concept basato sull’omonimo romanzo dell’austriaco Gustav Meyrink, la cui trama può essere fruita come racconto fantasioso oppure come fonte di ricerca di contenuti esoterico-spirituali e va a concludere la trilogia iniziata dai due concept “Der Golem” e “Il Volto Verde”, ispirati agli omonimi libri dello stesso autore.
Il Domenicano Bianco è una figura che, attraverso un percorso di ricerca e difficoltà da superare, potrà ambire a raggiungere l’immortalità secondo la dottrina taoista a cui questa storia è ispirata, dottrina che lo studioso e autore ha trasformato da leggenda orientale ad affascinante narrazione.
L’album è composto da otto tracce di cui quattro strumentali: un lavoro caratterizzato da sontuosi picchi melodici di tastiere e chitarre alternati a rigorose linee vocali, il tutto sorretto da una ritmica potente come la tradizione prog metal insegna.
“Il Domenicano Bianco” è distribuito in copia fisica da Black Widow Records (CD, vinile e Limited Edition Boxset) e in digitale da Believe.
Line-up Il Segno del Comando:
Diego Banchero: bass
Davide Bruzzi: guitars, keyboards
Roberto Lucanato: guitars
Riccardo Morello: lead and backing vocals
Beppi Menozzi: keyboards
Fernando Cherchi: drums
Tracklist:
Il Libro Color Cinabro (3’37’’)
La Bianca Strada (8’33’’)
Il Domenicano Bianco (7’18’’)
Ofelia (5’39’’)
La Testa di Medusa (1’56’’)
Il Dissolvimento del Corpo con la Spada (9’06’’)
Missa Nigra 2021 (8’18’’)
Solitudine (2’49’’)