Estratto da PCWorld Marzo 2001:
“Raid anti-Napster da parte della polizia belga, alla caccia di utenti di siti di condivisione di file musicali. Un numero imprecisato di abitazioni è stato perquisito alla ricerca di materiale informatico, poi confiscato dagli inquirenti. Gli investigatori stanno cercando di stabilire se sussistano delle prove per accusare gli utenti di Napster e di altri sistemi di file sharing di violazione di copyright e di altri reati. Il ministro di giustizia Marc Verwilghen ha comunque assicurato al Parlamento di non avere intenzione di perseguire i singoli utenti. ” il processo degli utenti domestici non è la priorità assoluta. Ma i provider verranno in ogni caso accusati, poiché siamo di fronte a una violazione della legge sulla tutela dei diritti d’autore, e anche della legge sul computer crime”, ha affermato il portavoce del ministro. Le incursioni hanno fatto seguito ai reclami della diramazione belga della International Federation of the Phonographic Industry (IFPI), che rappresenta i produttori musicali. Il portavoce ha anche precisato che la IFPI si è messa in contatto con gli inquirenti dopo ripetuti avvertimenti agli utenti. Intanto, una parte dell’industria IT sta cercando di “soccorrere” gli utenti potenzialmente orfani di Napster: da Xdegree è arrivata per esempio un nuovo plug-in in grado di trasformare il software per la gestione di posta elettronica Microsoft Outlook in un sistema adatto per lo scambio di Outlook. E’ stato forse l’improvviso proliferare di alternative a Napster a convincere i responsabili della legalità ad intervenire direttamente sull’utenza?”
In Belgio la polizia in casa degli utenti di Napster
Pubblicato il 03/03/2001
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