I CONFESS, band iraniana di due elementi che nel 2015 era stata arrestata a Teheran dal Corpo delle guardie della rivoluzione islamica con varie accise quali blasfemia, propaganda contro il sistema e fondazione e conduzione di una band e di una etichetta in un genere musicale considerato satanico, hanno parlato della loro condizione attuale con la giustizia in una intervista rilasciata a Metal Injection. Il processo che hanno affrontato, fortunatamente non si è concluso con la pena di morte, in Iran massima pena per i capi d’accusa precedentemente indicati, ma a detta del gruppo ha dato comunque “un esito non del tutto positivo”. I due ragazzi, che hanno preferito non aggiungere altri dettagli circa la sentenza, hanno deciso quindi di ricorrere in appello con dei nuovi avvocati e sperano in una completa assoluzione.