Iran: membri di una metal band rischiano la pena di morte per blasfemia

Pubblicato il 10/02/2016

Secondo quanto riportato da United Asia, Nikan “Siyanor” Khosravi e Arash “Chemical” Ilkhanii, membri della metal band iraniana CONFESS, sono stati arrestati a Teheran il 10 novembre 2015 con varie accuse legate alla loro attività di musicisti. I ragazzi poco più che ventenni, rilasciati poi il 5 febbraio su cauzione di circa 30.000 euro in attesa del processo, rischiano ora pene severissime che andrebbero dai sei mesi ai sei anni di reclusione ma che potrebbero arrivare anche all’esecuzione. La band è infatti accusata di blasfemia, propaganda contro il sistema, fondazione e conduzione di una band e di una etichetta in un genere musicale considerato satanico, di comporre testi anti-religiosi e anarchici e concedere interviste a radio straniere vietate nello stato iraniano. Il gruppo ha infatti pubblicato e promosso due album e un EP sotto Opposite Records, l’etichetta fondata dal cantante e chitarrista Nikan Siyanor Khosravi.
Al momento i due ragazzi sono al lavoro con i propri avvocati per far fronte al processo e tentare soprattutto di evitare la condanna per blasfemia, punibile in Iran anche con la pena di morte. Nel frattempo le autorità hanno preso il controllo dei loro account e pagina Facebook ed email. A rendere noti i fatti è stato un amico del gruppo rimasto anonimo che ha diffuso il comunicato che potete leggere integralmente su United Asia e con il quale chiede a tutti i fan della musica metal di spargere la voce e condividere questa allarmante vicenda.

confess - band - 2015

 

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