In una recente intervista il chitarrista dei KILLSWITCH ENGAGE Adam Dutkiewicz ha raccontanto così la depressione che lo ha colpito durante la pandemia:
“All’inizio ho quasi pensato che fermarsi fosse tutto sommato positivo per la mia salute mentale. Pensavo avremmo avuto più tempo per noi stessi, per poi tornare più carichi che mai con un tour infinito. Poi ho capito che sarebbe durata molto più a lungo di quanto pensassimo, e sono rimasto praticamente da solo. La mia fidanzata lavora tipo 12 ore al giorno, quindi non vedevo nessuno. Poi ho avuto ancora problemi di schiena, che mi hanno costretto ad andare in ospedale…è stato un periodo davvero deprimente. Credo di non aver mai realizzato quanto sono dipendente dal contatto umano: torno sempre così stanco dai tour da pensare che starei meglio stare da solo, ma quando è successo davvero sono diventato matto”.