KISS: Gene Simmons, “Il rock è morto”

Pubblicato il 05/09/2014

Di seguito quanto dichiarato dal bassista dei KISS, Gene Simmons, a Esquire.com circa il futuro delle giovani band:

“Volete un consiglio? Non licenziatevi dai vostri normali lavori. Quando ero agli inizi, non era un ostacolo insormontabile. Una volta che avevi dietro un’etichetta, ti finanziava e ciò significa che ti supportava anche in tour. C’era un’industria che aiutava i prossimi BEATLES, ROLLING STONES, PRINCE, HENDRIX e li supportava lungo tutto il percorso. C’è ancora questo tipo di etichette, ma più che altro per quanto riguarda il pop, il rap e il country. Per chi invece suona e compone (i creatori) rock, soul o blues, è tutto morto. Il rock è morto. Mi spiace per il prossimo ragazzino quindicenne che in un garage di Saint Paul attacca il suo Marshall e lo alza a dieci. Non avrà mai neanche lontanamente la stessa opportunità che ho avuto io. Probabilmente, indipendentemente da cosa farà, fallirà miseramente. Chi è il colpevole? Ci son sempre stati cambi di moda, i gusti musicali cambiano con ogni generazione. E’ stupido prendersela con questo. E’ sempre stato il bello: ‘cosa arriverà dopo?’, c’è sempre qualcosa dopo. La morte del rock però non è stata naturale, non è morto di vecchiaia. E’ stato assassinato. Il colpevole è il vicino di casa di quel ragazzino, forse un suo amico o addirittura un suo stesso compagno di band. La tragedia è che non capiscono che stanno uccidendo le loro opportunità, stanno uccidendo gli artisti che avrebbero amato. C’era del talento che si sarebbe espresso in qualche modo e così non sarà, perchè nessuno riesce più a vivere di musica, nessuno paga. La massa non capisce che il file sharing e il download sono un furto, così nessuno paga le diecimila ore che hai impiegato per creare quello che hai creato”.

Kiss - Codroipo - 2013

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