MARILYN MANSON: una donna che lo accusava dice di essere stata manipolata

Pubblicato il 24/02/2023

Come riportato da Billboard, Ashley Morgan Smithline, una delle donne che avevano fatto causa a MARILYN MANSON per violenza sessuale, percosse, molestie e danni morali, ha ora rivelato di averlo fatto sotto spinta di Evan Rachel Wood, la prima donna ad aver accusato pubblicamente il musicista.

La Smithline in una nuova deposizione dichiara:

“A novembre 2010 ho avuto una breve e consensuale relazione sessuale con Brian Warner, anche noto come MARILYN MANSON, in occasione di un viaggio dalla Thailandia, dove vivevo, a Los Angeles. Dieci anni dopo, ceduto alle pressioni di Evan Rachel Wood e dei suoi soci per muovere false accuse di stupro e aggressione contro il signor Warner“.

La donna afferma di essere stata contattata dalla Wood altre ragazze che hanno accusato MANSON e ha inoltre dichiarato di aver partecipato con loro a delle chiamate di gruppo per parlare delle presunte violenze subite:

“Nel corso delle mie conversazioni con la Wood, lei descrisse le presunte violenze subite dal Signor Warner e mi domandò se mi fossero accadute le stesse cose. Mi chiese se, tra le altre cose, fossi stata frustata, incatenata, colpita, ferita, tagliata, aggredita mentre dormivo e altro. Lei mi disse che queste cose erano successe a lei e ad altre. Quando gli risposi che a me non era accaduto nulla di tutto ciò, ricordo che mi disse che il fatto che non ricordassi, non significava che quelle cose non mi fossero successe.
Sebbene all’inizio sapessi che il Signor Warner non mi aveva fatto quelle cose, iniziai a chiedermi se invece le avesse fatte. In numerose occasioni la Wood ed Esmè Bianco e altre donne mi dissero che queste cose a loro erano successe e che io forse avevo semplicemente rimosso il ricordo, una cosa che può capitare alle persone che subiscono questo tipo di violenze.
Mi chiesero se stessi reprimendo i ricordi per non pensarci e non dover accettare la realtà e mi dissero anche che era necessario farsi avanti, in modo che altre persone non subissero del male. […] Alla fine, iniziai a credere che quello che, come mi era stato ripetutamente detto, era successo alla signora Wood e ad altre, fosse successo anche a me”.

La donna prosegue nel racconto sotto giuramento:

“Attorno a gennaio 2021, partecipai a una call con Evan Rache Wood, nella quale disse che in tal data avrebbe denunciato via social quanto fatto dal Signor Warner e che tutte noi avremmo dovuto fare altrettanto”.

La Smithline avrebbe quindi fornito il suo account Instagram ad un’altra donna di nome Ilma Gore, la quale avrebbe postato false accuse verso MARILYN MANSON.
Il 29 giugno 2021 l’avvocato della Smithline depositava la causa contro il musicista:

“La causa venne depositata dal mio avvocato dell’epoca, Jay Ellwanger. Esmé Bianco mi aveva detto che era il suo avvocato e che avrei dovuto ingaggiare lui. Il Signor Ellwanger non ha revisionato con me il testo della denuncia prima di depositarla. Quel testo conteneva cose non vere circa il Signor Warner, comprese le accuse di violenze, il fatto che ci fosse stato sesso non consensuale e che io avessi rimosso i ricordi. […] Ellwanger mi ha anche spinto a rilasciare delle dichiarazioni alla stampa e a fare un set di foto per la rivista People. Mi sono sentita molto a disagio nel farlo.
Dopo che la causa è stata depositata, ho licenziato il Signor Ellwanger e successivamente la causa è stata archiviata. Non ho mai ricevuto alcun compenso dal Signor Warner e non voglio denaro da lui. Non ho intenzione di riaprire la causa. Non avevo alcuna intenzione di accusarlo di reati, dal momento che non ha mai abusato di me e non è mai stato violento con me. Guardando a quanto successo, credo di essere stata manipolata da Evan Rache Wood, Ilma Gore, Esmé Bianco e Jay Ellwanger per muovere false accuse contro il Signor Warner.”.

Un portavoce di Evan Rachel Wood ha respinto le accuse, dichiarando che la Wood non ha mai manipolato la Smithline:

“E’ stata lei a contattare per prima Evan, per via degli abusi che aveva subito. È un peccato che le intimidazioni e le minacce che Ashley ha ricevuto dopo aver intentato la sua causa, sembrino averla spinta a cambiare la sua testimonianza”

Gli avvocati di MARILYN MANSON, che avevano denunciato invece un tentativo di diffamazione nei confronti del loro assistito da parte delle donne coinvolte, hanno replicato:

“Come abbiamo sempre detto, la campagna diffamatoria coordinata contro Brian Warner diventerà una delle più grandi bufale di tutti i tempi. Delle donne vulnerabili sono state manipolate da individui senza scrupoli che hanno operato per il proprio interesse e per le proprie vendette”.

 

 

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