Secondo quanto riportato da Billboard, il leader dei MEGADETH dovrà pagare 1,4 milioni di dollari per aver licenziato l’ex manager, Cory Brennan.
Brennan e Mustaine si conoscono da quando Brennan era general manager di Sanctuary Records all’epoca in cui i MEGADETH pubblicarono per l’etichetta gli album “The World Needs A Hero” (2001) e “The System Has Failed” (2004).
Nel 2014 le due parti si accordarono in modo che Brennan e la sua agenzia Five B Artist Management diventassero manager di Mustaine a fronte del 15% di commissione sul lordo dei ricavi di tutte le attività artistiche di Mustaine.
Secondo quanto dichiarato dagli avvocati di Brennan e riportato da Blabbermouth, il rapporto tra i due proseguì per nove anni, nei quali il lavoro di management della Five B portò i MEGADETH a tornare ad essere una band in grado di suonare in grandi arene, di pubblicare album di successo e vincere un Grammy. Ad aprile 2023, però, Mustaine attraverso i suoi legali decise improvvisamente di licenziare la Five B e Brennan, senza a quanto pare fornire indicazioni circa i motivi della scelta e, presumibilmente, per affidare poi il management a suo figlio Justis Mustaine. Inoltre, la lettera di licenziamento avrebbe riportato che, a partire dalla data del licenziamento, Brennan e la Five B non avrebbero più ricevuto commissioni per prodotti venduti e contratti stipulati prima della data di licenziamento.
Brennan fece causa a Mustaine e ora verrà risarcito e la causa archiviata.
Ancora in corso è invece la causa aperta nel 2023 da Mustaine nei confronti di Brennan, nella quale il leader dei MEGADETH lo accusa di aver svolto male il proprio lavoro, causando a Mustaine e ai MEGADETH non solo danni economici ma anche di reputazione e di salute. Nella causa si fa riferimento a errori che tuttora avrebbero effetti sulla carriera di Mustaine.
Un esempio citato risale al Knotfest Australia 2023, dove i MEGADETH suonarono prima degli SLIPKNOT. In quella occasione a Brennan, anche manager degli SLIPKNOT, venne fatto notare che lo spazio tra la batteria e il microfono di Mustaine era di soli 3,7 metri, minore dei 6,5 metri richiesti da contratto per evitare che il frontman subisse danni all’udito. Mustaine a quel punto avrebbe chiesto che la strumentazione e la scenografia degli SLIPKNOT venissero arretrate per fare spazio, ma Brennan non accettò. Mustaine suonò in entrambe le serate del festival e riportò danni all’udito i cui effetti sarebbero ancora presenti ad oggi.