Nelle scorse settimane vi avevamo parlato dei provvedimenti presi da Facebook nei confronti della pagina di Metalitalia.com e dei ban ad alcuni dei suoi amministratori.
Come ricorderete, tutto nacque in conseguenza alla pubblicazione mesi o anni fa da parte della pagina di Metalitalia.com di link ad articoli spesso ironici relativi ad un noto e controverso esponente della scena black metal norvegese. Verso fine ottobre 2020 Facebook intervenne bloccando quei post e notificandoci le violazioni degli standard della community del social network. Da allora iniziarono restrizioni e limitazioni verso quanto pubblicato dalla nostra pagina e ban/limitazioni anche agli account personali di chi di noi si occupa della gestione della stessa. Simile sorte è toccata ai colleghi e amici di Metal.it e ad altri utenti, pagine o gruppi che hanno pubblicato contenuti relativi a quel musicista.
Dopo aver ricevuto le notifiche delle violazioni, abbiamo fatto una serie di tentativi, contattando l’assistenza, per cercare di spiegare che i post pubblicati non avevano alcuno scopo politico o di supporto di ideologie estremiste ma anzi, erano appunto ironici, satirici o relativi al lato prettamente musicale dell’artista in questione. La risposta è stata che sostanzialmente “capivano la nostra posizione, ma non avremmo comunque dovuto pubblicare tali post”, dunque le limitazioni imposte non sarebbero state rimosse. A dirla tutta, non ci è stato nemmeno comunicato per quanto tempo esse rimarranno in vigore.
Per farvi capire in che situazione ci troviamo, vediamo un po’ più nel dettaglio la questione limitazioni. Attualmente la pagina di Metalitalia.com, riportiamo testualmente dal pannello amministrativo della stessa, “rischia di essere nascosta. Inoltre, presenta una distribuzione ridotta e altre restrizioni a causa delle continue violazioni degli Standard della community”.
Quel “presenta una distribuzione ridotta” è frutto di un recente aggiornamento e significa che l’algoritmo di Facebook non mostra/suggerisce più all’utenza i nostri post con la frequenza con cui li mostrava prima delle limitazioni e, di conseguenza, i post raggiungono molti meno utenti di prima, prendono meno like, meno condivisioni e via dicendo… A MENO CHE, e qui casca l’asino, non si paghino inserzioni per far girare a pagamento questi post. In sostanza, se utilizziamo un’inserzione Facebook a pagamento per spingere un post, esso effettivamente inizia a generare visualizzazioni, like e condivisioni, come se in qualche modo la limitazione per tale post venisse magicamente bypassata… non a caso, immaginiamo, l’assistenza ci ha anche consigliato una “consulenza da parte di un loro esperto di marketing”…
Nonostante comprendiamo che formalmente siamo “ospiti” della piattaforma social più diffusa al mondo e che tale piattaforma ha le sue regole, riteniamo che queste limitazioni oltre ad essere tardive, ingiuste e non dovute, siano una contraddizione del tutto evidente. Pertanto abbiamo deciso di ridurre il numero di contenuti che pubblichiamo su Facebook rispetto a quelli che invece pubblichiamo sul sito.
Ribadiamo che Metalitalia.com continuerà a parlare liberamente di black metal, death metal, grind e tutte le altre forme di metal che presentano caratteri distintivi forti e talvolta scomodi o controversi. Ancora una volta vi invitiamo quindi a seguirci direttamente sul sito e a non affidarvi unicamente ai nostri canali social.
Grazie a tutti voi lettori!
La Redazione