Nuovo appuntamento con la nostra playlist di Spotify. Ricordandovi che potete sempre trovare le precedenti disponibili sul nostro profilo, questa volta tocca a Andrea Intacchi, che introduce così la sua selezione:
“Morte e metal: un connubio storico, a dir poco leggendario, da andare quasi a braccetto con il più goliardico e grintoso ‘sesso, droga e rock’n’roll’. La morte ha ispirato testi, riff, addirittura un genere ben preciso: difficile esaurire un tema così vasto e ricco di sfaccettature in solo trenta brani. Noi ci abbiamo provato, selezionando alcuni pezzi in cui è proprio la mano della nera mietritrice ad incontrare quella dell’uomo portandolo a compiere gesti estremi, efferati, tristi, indirizzando in parecchi casi l’ascoltatore ad una vera e propria riflessione sul significato della vita e del mondo che lo circonda. Si parla di condanne, di guerra, di droga, di omicidi più o meno splatter, di amare decisioni, narrate a loro modo dalle band sotto riportate. Se parli di gore, all’appello non potevano certo mancare Cannibal Corpse e Carcass ma vi è anche spazio ad una serie di forti e simboliche critiche sociali, lanciate da Metallica e Megadeth; si va in battaglia con Running Wild e Saxon prima di entrare, in altri casi, nelle menti più schizzate di alcuni personaggi del passato resi celebri proprio dalle loro gesta. Tra gli altri non poteva mancare Lemmy che, con il suo classico humour inglese, si prese gioco della morte con la killer-track “Killed By Death”.
L’immagine di copertina è di Sara Sostini (Savageartworks)