Nuovo appuntamento con la nostra playlist di Spotify. Ricordandovi che potete sempre trovare le precedenti disponibili sul nostro profilo, questa volta tocca a Simone Vavalà, che introduce così la sua selezione:
Il Canada è una terra sterminata, e così anche la sua produzione musicale.
Dal nostro angolino d’Europa, la bandiera con la foglia d’acero evoca un popolo bonario, quasi una versione ripulita dagli eccessi degli statunitensi. Poi, ovviamente, le giubbe rosse, le alci, un gelo cane che costringe – nei mesi invernali – a vivere praticamente nel sottosuolo. Ma evidentemente i lunghi mesi di buio diventano anche occasioni di creatività, certo meno ridondante e sfacciata rispetto ai loro vicini del sud, ma che in musica ha avuto molto da dire, e che ha contribuito con nomi stellari alla storia dell’hard rock e del metal. Questa playlist è molto eterogenea, ma lo scopo che ci prefiggevamo era proprio quello di offrire una panoramica talmente vasta (e forse schizoide) da convincere anche i più dubbiosi del valore di un paese che ha dato i natali a Neil Young (e quale canzone poteva essere più adatta ad aprire la selezione, se non il suo eterno inno al rock e alla libertà?), ai Rush, ai Voivod, ma anche a gruppi ultra underground ed estremi in ogni direzione dello spettro sonoro. E non a caso, a fare da contraltare alle grandi band da classifica che troverete in cima, dopo aver gustato i pionieri del thrash e i grandi nomi del power e del death canadese, sul fondo della playlist troverete le sonorità quasi aberranti di Neige Et Noirceur e Nadja… oltre a degli intrusi di eccezione, ma come potevamo sorvolare sul brano che il saggio Fenriz ha dedicato a un’intera, meravigliosa scena musicale?
E se non siete soddisfatti, beh, ci rifacciamo al titolo e al buon vecchio Cartman: “Blame Canada!”
L’immagine di copertina è di Sara Sostini (Savageartworks)