Nuovo appuntamento con la nostra playlist di Spotify. Ricordandovi che potete sempre trovare le precedenti disponibili sul nostro profilo, questa volta tocca a Giacomo Slongo, che introduce così la sua selezione:
Genio, innovatore, visionario. Omicida, satanista, suicida. Poche altre figure dell’universo metal risultano tanto controverse e sfaccettate quanto Jon Nödtveidt, leader dei compianti Dissection. Un musicista in grado di stravolgere l’underground mondiale nell’arco di un paio di dischi (parliamo ovviamente di “The Somberlain” e “Storm of the Light’s Bane”), gettare a monte il successo ormai prossimo con un atto insensato (l’assassinio dell’omosessuale Josef Ben Meddour nel ’97), riaffacciarsi sulle scene con un’opera a dir poco controversa (“Reinkaos”) e porre fine alla sua vita tra candele, colpi di fucile e pentacoli secondo i principi filosofici che ne hanno sempre contraddistinto l’Arte. Basterebbe questo per affascinare o, di contro, repellere, ma se oggi siamo qui è perché – nonostante tutto – l’eredità di Nödtveidt all’interno del panorama black/death è troppo forte per essere ignorata. Un filo di incenso e sangue che, dalla Svezia degli amici/connazionali Watain, ha attraversato quasi tre decadi di Storia, inebriando un numero pressoché sterminato di discepoli e cantori del Maligno. La playlist che segue è per quei cuori di tenebra. E per voi”.
“Woeful one of endless sight beyond the veil of time
Of grand darkness you are the keeper
My soul is black and black as night are the ways of thine
Wield the scythe of the Soulreaper”
L’immagine di copertina è una rielaborazione grafica a cura di Sara Sostini (Savageartworks)