Nuovo appuntamento con la nostra playlist di Spotify. Ricordandovi che potete sempre trovare le precedenti disponibili sul nostro profilo, questa volta tocca a Riccardo Plata, che introduce così la sua selezione:
“Arrre you rrready?” Iniziava cosi’, con l’ormai celeberrimo incipit di “Blind”, l’eponimo album dei Korn del 1994, manifesto di quello che sarebbe poi stato noto come nu-metal, ovvero l’ultimo movimento capace di scuotere dalle fondamenta il mercato discografico. l’inflazione di band fotocopia porterà poi una decina d’anni dopo all’implosione della scena, ma negli anni a cavallo del nuovo millennio era davvero impossibile non avere a che fare con il nu, capace di riunire sotto un’unica bandiera gruppi molto diversi tra loro e di contaminare anche band di diversa estrazione. Un quarto di secolo dopo, con la necessaria lucidità e un pizzico di nostalgia, possiamo guardare con più razionalità a quanto di buono il nu-metal ci ha lasciato in eredità, a partire dalla capacità di fungere da viatico verso il metal propriamente detto. nNlla playlist di oggi, ripercorriamo quindi l’epoca d’oro, dal 1994 al 2004, attraverso un cocktail così composto: 1/3 di hit assolute, che chiunque di noi (defender compresi) ha ballato almeno una volta nella vita; 1/3 di brani resi celebri sui palchi di Ozzfest e Family Values; 1/3 di band meno note se non ai veri nu-stalgici, ma meritevoli di una spolverata digitale. consapevoli che, per motivi di spazio, restano fuori diverse band di spicco, lucidiamo quindi la visiera new era e… Dj Lethal, bring it on!!”
L’immagine di copertina è di Sara Sostini