Di seguito due estratti di quanto dichiarato da Lars Ulrich a The Guardian circa Lou Reed, deceduto il 27 ottobre all’età di 71 anni.
“Lo avevo sentito circa un mese fa, prima che andassimo a suonare all’Apollo di New York e sarebbe dovuto venire allo show. Non ci venne, perchè la sua salute peggiorò improvvisamente, quindi sapevo che le cose non andavano bene. Non sapevo però che fosse così grave. Quindi sono rimasto sorpreso e distrutto. Sorpreso perchè se n’è andato così all’improvviso e distrutto per via della sua perdita”. […] “Ricorderò sempre la sua delicatezza. Era molto diretto, uno che ti diceva: ‘Lars ti voglio bene’ e ti mandava un messaggio con un cuore. Era fantastico. Quello che ricorderò maggiormente di lui, è il fatto che non aveva filtri, oltre alla sua delicatezza. Non ho mai incontrato nessuno che, qualunque cosa dicesse, ti diceva sempre quello che pensava. Quando la gente parla, le parole arrivano dal cervello. Non so le sue di parole da dove venissero, ma arrivavano da qualche altra parte. Emozionale, fisico, tutto. Mi emozionava sempre. Ho voluto dargli forza e credo che i METALLICA gliel’abbiano data”.
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