A cura di Luca Pessina
Dopo avere riscoperto dieci album death metal del 2010 nello speciale dello scorso anno, torniamo a esplorare il nostro vastissimo archivio per riportare alla vostra attenzione un lotto di dischi che nel 2021 spengono dieci candeline. Per queste opere pubblicate del 2011 si può fare a grandi linee lo stesso discorso fatto per quei lavori usciti l’anno precedente: esattamente come oggi, il circuito death metal era un calderone ricolmo di brama e talento, in grado di regalare regolarmente dischi interessanti ad un pubblico alla costante ricerca di nuovi ascolti. Tra conferme da parte dei soliti veterani e un fiume di opere firmate da realtà all’epoca ancora emergenti, la lista degli album death metal di valore usciti nel corso del 2011 è lunghissima e ricca di sfumature. Come l’anno scorso, abbiamo deciso di selezionare dieci vecchie recensioni e, a parte un paio di ovvietà, la nostra preferenza è andata soprattutto ad album non esattamente sulla bocca di tutti, con la speranza che possano oggi trovare nuovi estimatori.
DEATH TOLL 80K – “Harsh Realities” (F.D.A. Records)
Si intitola “Harsh Realities” il primo album dei Death Toll 80k, combo finlandese già emerso alcuni anni fa grazie a una serie di demo e split accolti con sempre più interesse nel circuito underground… CONTINUA
DISMA – “Towards the Megalith” (Profound Lore Records)
Giungono finalmente all’esordio i cult heroes Disma, band attiva dal 2005 ma che fino ad oggi aveva rilasciato solamente un paio tra demo e split CD… CONTINUA
FLOURISHING – “The Sum of All Fossils” (The Path Less Traveled Records)
Purtroppo è facile pensare che questo esordio sulla lunga distanza dei Flourishing – trio newyorkese in attività soltanto da un paio d’anni – sia più o meno destinato all’anonimato, in patria e qui da noi… CONTINUA
MORBUS CHRON – “Sleepers in the Rift” (Pulverised Records)
Primo full-length per i Morbus Chron, dopo i buoni riscontri ottenuti con i precedenti demo ed EP. Per la produzione del lavoro, i giovani ragazzi svedesi si sono affidati nientemeno che al padre dell’intera scena death metal locale, vale a dire Sua Maestà Nicke Andersson… CONTINUA
NECROS CHRISTOS – “Doom of the Occult” (Sepulchral Voice Records)
Il secondo full-length dei Necros Christos è uno di quei classici dischi “viaggianti”, che, gettando l’ascoltatore in un turbine di stili e sensazioni sonore, lo conducono in un incessante susseguirsi di suggestioni… CONTINUA
OBSCURA – “Omnivium” (Relapse Records)
Se avete già sbirciato il voto in calce alla recensione, avrete già capito che “Omnivium” degli Obscura è un lavoro che ci è piaciuto, come motiveremo più avanti… CONTINUA
SONNE ADAM – “Transformation” (Imperium Productions/Century Media Records)
Old school. A chi scrive basta l’espressione per provocargli un brivido lungo la schiena e destarlo dal torpore degli ultimi ascolti… CONTINUA
ULCERATE – “The Destroyers of All” (Relapse Records)
Dopo un album eccellente come “Everything Is Fire” erano in molti ad aspettare al varco i neozelandesi Ulcerate… CONTINUA
VADER – “Welcome to the Morbid Reich” (Nuclear Blast Records)
Puntuali come un orologio svizzero e con la consueta grazia di una fucilata allo stomaco, a due anni di distanza dal precedente lavoro, i Vader tornano sulle scene con quello che probabilmente è il loro album più ispirato da un po’ di tempo a questa parte… CONTINUA
WAR MASTER – “Pyramid of the Necropolis” (Torture Garden Pictures Company)
Ci sono gruppi che in un panorama ormai fittissimo di nuove uscite come quello death metal, riescono ancora a proporre dischi che non hanno quel retrogusto eccessivo di già sentito, pur aderendo in toto a suoni e a un’estetica vecchia scuola… CONTINUA