A cura di Luca Pessina
È tempo di tornare a spegnere qualche altra candelina death metal. L’archivio di Metalitalia è sempre più ampio e – prendendo esempio dagli articoli dell’anno scorso e del 2020 – eccoci qui a ripescare per voi dieci recensioni di altrettanti dischi death metal che nel 2022 compiono dieci anni. Un paio di grandi nomi e una serie di formazioni/album magari non altrettanto in vista, ma certamente meritevoli della vostra attenzione, sempre che apprezziate molteplici sfumature di questo vastissimo panorama. Buona (ri)scoperta e ascolto!
ACEPHALIX – “Deathless Master” (Southern Lord Records)
Se dovessimo assegnare oggi la palma per il lavoro più ignorante dell’anno, “Deathless Master” degli Acephalix trionferebbe a mani basse… CONTINUA
BEHEADED – “Never to Dawn” (Unique Leader Records)
Nome di culto dell’underground mondiale, i maltesi Beheaded tornano con “Never To Dawn”, il primo album in sette anni e anche il primo con la nuova formazione… CONTINUA
CANNIBAL CORPSE – “Torture” (Metal Blade Records)
Introdotti dalla copertina Jamesbondiana del fido Vincent Locke ed accompagnati dal solito tanfo di cadavere in putrefazione e di sangue rappreso, ecco tornare i Cannibal Corpse… CONTINUA
CATTLE DECAPITATION – “Monolith Of Inhumanity” (Metal Blade Records)
Se oggi dovessimo indicare una band – una sola! – che meriti di guidare l’intero movimento estremo per gli anni a venire, non potremmo che nominare i Cattle Decapitation… CONTINUA
HORRENDOUS – “The Chills” (Dark Descent Records)
La Dark Descent è diventata ormai una consuetudine, quando si parla di “nuovo old school” death metal… CONTINUA
HOUR OF PENANCE – “Sedition” (Prosthetic Records)
Consolidata la nuova lineup dopo circa un anno di tour europei e varie apparizioni in Italia, gli Hour Of Penance inaugurano finalmente il contratto siglato tempo fa con la statunitense Prosthetic Records… CONTINUA
INCANTATION – “Vanquish In Vengeance” (Listenable Records)
Sono passati ben sei anni dall’uscita dell’ultimo full length targato Incantation: dal 2006, infatti (anno di pubblicazione del portentoso “Primordial Domination”), i Nostri si erano un po’ defilati dal mercato discografico, preferendo concentrarsi sulla sempre intensa attività live… CONTINUA
MAVETH – “Coils of the Black Earth” (Dark Descent Records)
Uno dei segreti meglio riposti della odierna scena death metal: per i Maveth, l’utilizzo di questa classica espressione viene quasi spontaneo… CONTINUA
PSEUDOGOD – “Deathwomb Catechesis” (Kvlt)
La musica degli Pseudogod sembra quasi soffrire l’angustia di uno spazio in cui circola poco ossigeno… CONTINUA
SPAWN OF POSSESSION – “Incurso” (Relapse Records)
Pochissime band possono permettersi di pubblicare solamente tre lavori in un lasso di tempo di dieci anni, riuscendo a mantenere un seguito appassionato ed adorante… CONTINUA