OGGETTI SMARRITI: 10 dischi grunge che hanno compiuto trent’anni nel 2024

Pubblicato il 22/01/2025

Se gli anni Ottanta sono stati caratterizzati dall’esplosione dell’hair metal e del thrash, trainati anche dal successo dell’allora neonata MTV, l’ultima decade del ventunesimo secolo è stata viceversa caratterizzata da una pluralità di correnti musicali più o meno durature, dalla nascita del crossover/nu metal allo sbarco nel mainstream dell’industrial, senza dimenticare l’esplosione del death metal e la seconda wave del black metal, così come la rinnovata ondata power e l’evoluzione del gothic metal.
Il trait d’union tra il sound glitterato della Strip, ideale colonna sonora dell’edonismo reaganiano, e il decennio ‘alternativo’ per antonomasia è rappresentato dal grunge, movimento sviluppatosi principalmente intorno all’aria di Seattle sul finire degli anni Ottanta ed esploso definitivamente nella cultura e nell’immaginario popolare con il ciclone “Nevermind”, secondo album dei Nirvana che nel 1991 scala tutte le classifiche mettendo l’ultimo chiodo sulla bara dell’hard rock ottantiano.
L’epoca d’oro del grunge si chiude nel 1994, anno in cui tutti i Fantastici Quattro di Seattle (Alice In Chains, Nirvana, Pearl Jam, Soundgarden) pubblicano quello che per molti sarà il loro epitaffio artistico; il tutto mentre altre band in rampa di lancio, dai portabandiera del post-grunge alle Riot Grrrl, si preparano a raccogliere lo scettro lasciato vacante dalla morte di Kurt Cobain, anche se la quantità di pietre miliari uscite nell’arco di quelle quattro stagioni (l’omonimo debutto dei Korn, “The Downward Spiral” dei Nine Inch Nails, “Burn My Eyes” dei Machine Head, “Smash” e “Dookie” di The Offspring e Green Day) sposterà nuovamente l’attenzione del grande pubblico verso altri generi.
Spente da poco le candeline del trentesimo anniversario, Metalitalia.com vi offre una retrospettiva sui principali dischi grunge usciti in quei dodici mesi, in rigoroso ordine temporale… buona lettura!

ALICE IN CHAINS – Jar Of Flies

Strana storia quella di “Jar Of Flies”. Dopo aver dato alle stampe con “Dirt” il quarto asso nel pokerissimo di Seattle – insieme a “Nevermind”, “Ten” e “Badmotorfinger” – gli Alice In Chains partono per un tour mondiale che li vede protagonisti nel 1993 del Lollapalooza, salvo poi scoprire una volta rientrati a casa di non avere più un tetto sulla testa, essendo stati sfrattati per non aver pagato l’affitto… [CONTINUA]

 

SOUNDGARDEN – Superunknown

Anche se nell’indice di popolarità guidato dagli algoritmi si giocano con gli Alice in Chains il gradino più basso del podio dei ‘Fantastici 4 del grunge’ (dietro ovviamente a Nirvana e Pearl Jam), è pur vero che i Soundgarden non sono stati secondi a nessuno nello sviluppo del Seattle sound… [ CONTINUA] 

 

LIVE – Throwing Copper

Formatisi a metà degli anni Ottanta con il nome di First Aid, i Live cambiano diversi moniker nel corso degli anni (l’esordio “Death Of A Dictionary” esce come Public Affection), fino a trovare quello definitivo nel 1991, anno di uscita di “Mental Jewelry”…. [CONTINUA]

 

HOLE – Live Through This

Per il grande pubblico resterà sempre la ‘Yoko Ono dei Nirvana’, ma prima ancora di essere la signora Cobain, Courtney Love è stata – tra le mille altre cose, compresa una breve parentesi come cantante dei Faith No More ad inizio degli anni Ottanta – anche e soprattutto la leader delle Hole, una delle rock band al femminile (con la sola eccezione del chitarrista Eric Erlandson) di maggior successo dagli anni Novanta/Duemila… [CONTINUA] 

 

7 YEAR BITCH – Viva Zapata!

La storia delle 7 Year Bitch (monicker ispirato dal film “The Seven Year Itch” con Marilyn Monroe, in italiano “Quando la moglie è in vacanza”) inizia nel 1990 in quel di Seattle dove quattro ragazze – la cantante Selene Vigil, la chitarrista Stefanie Sargent, la batterista Valerie Agnew e la bassista Elizabeth Davis – fondano la band poco prima dell’esplosione mediatica della scena grunge e del fenomeno Riot Grrrl,…[CONTINUA]

 

Anche se la scena grunge è storicamente associata alla piovosa Seattle – da dove provengono i suoi ‘Big 4’: Alice In Chains, Nirvana, Pearl Jam e Soundgarden – pure la più assolata California, già terra promessa della scena hair metal prima e del pop punk dopo, ha dato un contributo importante al genere grazie a band come Hole, L7 e, soprattutto, Stone Temple Pilots.. [CONTINUA]

L7 – Hungry For Stink

Anche se il prototipo del grunge è in genere associato alla figura del musicista maledetto – da Cobain a Cornell, passando per Staley e Weiland, gli esempi si sprecano – negli stessi anni si andava sviluppando il movimento delle Riot Grrrls (unione di punk, femminismo e politica ben esemplificato da gruppi come le Bikini Girls), che all’inizio degli anni Novanta troverà più di un punto d’intersezione con l’allora imperante Seattle sound…. [CONTINUA]

 

NIRVANA – MTV Unplugged in New York

La trasmissione “MTV Unplugged” è andata in onda senza interruzioni per un decennio, dal 1989 al 1999, e ha ospitato molti artisti famosi, da Eric Clapton a Mariah Carey passando per gli Alice in Chains e i Korn, ma nell’immaginario collettivo una delle puntate più iconiche resta verosimilmente quella registrata dai Nirvana nel novembre del 1993 e rilasciata in formato fisico un anno dopo, sette mesi dopo la tragica scomparsa di Kurt Cobain… [CONTINUA]

 

PEARL JAM – Vitalogy

Strana cosa, il successo. C’è chi lo insegue per anni, salvo poi poterlo assaporare solo per un attimo prima di tornare nell’oblio – basti pensare elle tante band glam metal messe sotto contratto major sul finire degli anni Ottanta – e chi invece si trova suo malgrado travolto improvvisamente dall’esposizione mediatica, facendo poi di tutto per uscirne arrivando fino alle conseguenze più estreme… [CONTINUA]

 

BUSH – Sixteen Stone

La tragica scomparsa di Kurt Cobain nell’aprile del 1994, oltre ad accrescere a dismisura il suo mito, lascia in tutto il mondo milioni di orfani del loro idolo, mentre le etichette discografiche sono alla disperata ricerca di un nuovo fenomeno generazionale che raccolga il posto vacante dei Nirvana….[CONTINUA]

0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.