OGGETTI SMARRITI: dieci album con Phil Anselmo da riascoltare

Pubblicato il 02/12/2020

A cura di Simone Vavalà

Solo nel 2020 Phil Anselmo ha sfornato due album con altrettanti progetti, confermando la sua voglia di esprimersi, i gusti variegati e, in generale, un amore per la musica che, si apprezzi o meno il personaggio, lo rende un’icona immarcescibile per tutti i metallari del globo. In occasione del nuovo EP degli Scour abbiamo scavato nel nostro archivio per proporvi un percorso in dieci dischi attraverso la sua lunga e altalenante carriera. Dieci dischi che non bastano nemmeno a coprire tutte le band in cui è stato coinvolto, e del resto alcune di queste possiamo lasciarle nel dimenticatoio senza timore di far danno alla sua immagine. Per il resto, si parte da capolavori che non meritano commenti come “Cowboys From Hell” e “A Vulgar Display OF Power” (non potevamo citare meno di due dischi dei Pantera: LA band di Phil e una delle band che hanno maggiormente trasformato la scena heavy); si passa da dischi non meno epocali come “Nola”, il manifesto stesso di un genere, per arrivare a formazioni che forse avevamo dimenticato, ma in cui – al di là dei risultati non sempre eccellenti, Anselmo ha sempre dimostrato passione e voglia di mettersi alla prova, senza curarsi che le copie vendute fossero con due/tre zeri in meno rispetto ai tempi d’oro. Vi lasciamo all’ascolto, chiudendo questa intro com’era solito apostrofare lui il pubblico adorante negli anni Novanta: “We appreciate”.

PANTERA – “Cowboys From Hell” (ATCO Records)

Volendo utilizzare una metafora da reality show, l’anno del Signore 1990 è stato quello del makeover definitivo della band texana e del seguente successo a livello planetario. I Pantera sono una band abbastanza nota sul finire degli anni ’80… CONTINUA

PANTERA – “Vulgar Display Of Power” (Atlantic Records) 

Poche band nella storia dell’heavy metal possono fregiarsi dei traguardi ottenuti dal combo texano dei Pantera: l’evoluzione sonora della band, iniziata con il precedente “Cowboys From Hell”, continua imperterrita all’insegna di un sound più personale ed aggressivo… CONTINUA

DOWN – “Nola” (Elektra Records)

Cosa è il manifesto di un genere musicale? Forse un concerto? No, vi hanno accesso solo coloro che sono presenti, ed una eventuale registrazione video di questo tipo di evento non è paragonabile con l’evento stesso… CONTINUA

NECROPHAGIA – “Holocausto De La Morte” (Red Stream)

I primi due album dei Necrophagia – un disco e un bootleg a voler essere precisi – sono oggetti quasi mitici: usciti in anni in cui il concetto di horror rock poteva forse aver senso giusto per noi italiani grazie ai Death SS… CONTINUA

VIKING CROWN – “Innocence From Hell” (Baphomet Records)

Non è la prima volta che Phil Anselmo flirta con il black metal. Ci ha provato qualche anno fa con i Christ Inversion, anche se l’elemento più memorabile di quei demo circolati clandestinamente è probabilmente la scelta dello pseudonimo Anton Crowley… CONTINUA

SOUTHERN ISOLATION – “Southern Isolation” (Baphomet Records)

Ennesimo progetto a sorpresa, in questo caso sorprendente anche dal punto di vista musicale, per Phil Anselmo, che con questi Southern Isolation si mette in gioco assieme alla moglie Stephanie/Opal in un azzardato ma riuscito viaggio verso sonorità intimiste… CONTINUA

SUPERJOINT RITUAL – “Use Once And Destroy” (Sanctuary Records)

Ecco qui i Superjoint Ritual, l’ennesimo progetto che vede coinvolto Phil Anselmo, il discussissimo (ex?) frontman dei Pantera. Dopo aver dato sfogo alla sua passione per le atmosfere southern e sabbathiane nei Down, il buon Phil è tornato ad uno dei suoi primi amori, ovvero il caro vecchio thrash… CONTINUA

ARSON ANTHEM – “Insecurity Notoriety” (Housecore Records)

Nel 2005 l’uragano Katrina si è abbattuto su New Orleans devastando e trasformando una delle città più belle e storiche (nei limiti locali…) degli Stati Uniti. Non è stata solo la città fisica a patirne le conseguenze, ma anche e soprattutto i suoi abitanti… CONTINUA

PHILIP H. ANSELMO & THE ILLEGALS – “Choosing Mental Illness As A Virtue” (Season Of Mist)

Se l’esordio di questo progetto qualche anno fa non aveva propriamente lasciato il segno, con questo secondo album Phil Anselmo e la sua truppa riescono a offrire un assalto frontale non solo estremamente potente… CONTINUA

EN MINOR – “When the Cold Truth Has Worn Its Miserable Welcome Out” (Season Of Mist)

Cos’è la coerenza, in musica? La reiterazione di un canone ben codificato e che rende una band riconoscibile dopo due note o l’integrità personale, la ricerca costante dell’espressione dell’Io interiore, anche attraverso forme musicali molto diverse?… CONTINUA

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