RAMMSTEIN: Christoph Schneider commenta le accuse a Till Lindemann

Pubblicato il 16/06/2023

Artista: Rammstein | Fotografo: Riccardo Plata | Data: 12 luglio 2022 | Venue: Stadio Olimpico Grande Torino | Città: Torino

 

A seguito dell’apertura delle indagini da parte della procura di Berlino verso il cantante Till Lindemann, sospettato di reati di natura sessuale e spaccio di stupefacenti, e della sospensione da parte della casa discografica Universal Music Group della collaborazione con la band, il batterista dei RAMMSTEIN, Christoph Schneider, ha dichiarato quanto segue via social:

“Cari fan,
vorrei condividere con voi le mie emozioni e i miei pensieri personali.
 
Le accuse delle ultime settimane hanno scosso profondamente noi come band, me come persona e sicuramente anche voi fan. Io sono scioccato dalle cose che sono state condivise sui social media e sulla stampa circa il nostro cantante. Questo causa un flusso di emozioni per noi membri della band e della crew.
 
No, non credo che sia successo nulla di rilevante dal punto di vista criminale (come l’uso di droghe dello stupro). No, non credo che sia accaduto qualcosa di illegale, non ho mai visto niente del genere, né sentito niente del genere da nessuno della nostra crew di 100 persone. Tutto quello che ho sentito circa le feste di Till, erano adulti che festeggiavano insieme. Eppure sembrano essere successe cose che, sebbene legali, personalmente non credo vadano bene. Certe cose sono andate oltre i limiti e i valori degli altri membri della band.
 
Per noi è anche importante che le feste private di Till non vengano confuse con le nostre feste ufficiali che teniamo dopo i concerti. Till si è allontanato da noi negli ultimi anni e ha creato la sua bolla con la propria gente, le proprie feste e i propri progetti. Di questo sono dispiaciuto, sicuramente.
 
Io gli credo quando ci dice che ha sempre e solo voluto e vuole far divertire i suoi ospiti. Le aspettative che questi ospiti avevano circa quei party, tuttavia, in alcuni casi sembra differire dalla sua stessa idea. I desideri e le aspettative delle donne che ora si sono fatte avanti probabilmente non sono state soddisfatte. Stando alle loro dichiarazioni, si sentivano a disagio, sull’orlo di una situazione che non potevano più controllare.
 
Mi dispiace per loro e provo compassione. Tuttavia, è importante per me sottolineare una cosa oggettiva: ogni ospite nel backstage è libero di andarsene (potrebbe dover attendere un momento che la sicurezza lo conduca all’uscita). Tutte le bottiglie sono sigillate e in piena vista degli ospiti appena aperte o le aprono loro stessi.
 
Acqua e snack sono disponibili, così come il personale di sicurezza e quello medico. Vogliamo che tutti i nostri ospiti si sentano a proprio agio e al sicuro con noi! Questo è il nostro standard, quindi mi dispiace sentire che alcuni non si siano sentiti così.
 
Abbiamo i migliori fan del mondo e tutti meritano di essere trattati con rispetto! Mi dispiace per chiunque non sia stato trattato gentilmente o non si sia sentito al sicuro nel backstage con noi. Anche per Shelby, [Lynn, la fan irlandese che per prima ha accusatoTill Lindemann] si meritava un grande concerto e una splendida serata.
 
Ma non voglio che questa disputa pubblica sulla nostra band alimenti gli estremismi: né la bestia dei social media, che non è stata ancora domata dalla nostra società, né le tendenze paternalistiche a negare alle donne ventenni la capacità di prendere decisioni in autonomia circa la loro sessualità. Non voglio nemmeno alcuna colpevolizzazione delle vittime da parte della gente. Desidero una riflessione e un’elaborazione calma ed equilibrata, anche nella nostra band. Noi sei assieme, uniti.
 
Con affetto, Christoph Schneider“.

 

 

 
 
 
 
 
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