RAMMSTEIN: respingono le accuse di una fan circa un party a un loro concerto

Pubblicato il 30/05/2023

I RAMMSTEIN hanno respinto le accuse mosse da una fan di nome Shelby Lynn di averla indotta ad assumere, a sua insaputa, degli stupefacenti in occasione di un party che il gruppo ha tenuto prima del concerto del 22 maggio a Vilnius.

Come riportato nei giorni scorsi da Metal Hammer UK e Chaoszine, la ragazza afferma di essere stata scelta via Instagram assieme ad altre per assistere al concerto dalle prime file da una persona di nome Alena Makeeva. Alcune di queste ragazze sarebbero poi state scelte da Joe Letz, ex COMBICHRIST e batterista della band solista di Till Lindemann, per incontrare il cantante prima del concerto.

Shelby Lynn avrebbe quindi accettato l’invito e partecipato a un party, durante il quale sarebbero state offerte alle ragazze dei drink. La ragazza a quel punto avrebbe iniziato a sentirsi alterata, al punto da non ricordare quasi nulla dello show iniziato poco dopo. Durante l’intervallo del concerto, sarebbe inoltre stata accompagnata in un piccolo spazio sotto il palco, dove Lindemann le avrebbe chiesto di fare sesso, ma lei avrebbe rifiutato.

Secondo la Lynn, il drink che le era stato offerto prima dello show, conteneva degli stupefacenti e per questo sarebbe stata male la sera stessa e il giorno successivo, accusando sintomi come perdita di memoria, tachicardia, allucinazioni, nausea e vomito. Sostiene inoltre di aver riportato dei lividi pubblicando anche delle foto sui social.

Allarmata da quanto accaduto e insospettita dai racconti di altre ragazze che sosterrebbero di aver avuto la stessa esperienza, il giorno successivo avrebbe fatto un test per il rilevamento di stupefacenti ma questo sarebbe risultato negativo.

I RAMMSTEIN ieri hanno condiviso un comunicato nel quale respingono fermamente le accuse della ragazza:

“Circa le accuse che girano in rete riguardo al concerto di Vilnius, escludiamo che quanto affermato possa essere accaduto nel nostro ambiente. Non siamo a conoscenza di indagini in merito”.

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