In occasione del sesto anniversario della morte di Lemmy dei MÖTÖRHEAD, Revolver ha intervistato vari artisti che lo conoscevano, tra cui Rob Halford.
Ecco, come ripreso da Blabbermouth, cosa ha dichiarato il cantante dei JUDAS PRIEST:
“Da amico, sono sempre stato un po’ in soggezione nei confronti di Lemmy perché era – ed è tuttora – un personaggio straordinario. Quando parli di lui con qualcuno, hai questa immagine nella tua testa: il ragazzo con gli stivali da cowboy, i jeans, la cintura di proiettili e la giacca di pelle e i baffi. Le sue caratteristiche fisiche sono davvero molto pronunciate e caratterizzano profondamente il suo personaggio.
Qualcuno dovrebbe fare un libro con le frasi di Lemmy, perché era uno che diceva le cose come stanno. Questo è ciò che amavo di lui. Ha incarnato questa grande virtù nel rock and roll, che non è solo musica, ma che è anche esprimere la propria opinione. Ha sempre avuto un’opinione su qualsiasi cosa nella vita, ed è sempre stata ‘alla Lemmy‘ [Ride]. Aveva un modo davvero unico di vedere il mondo, perché era un uomo molto intelligente. Era un totale topo di biblioteca e amava la storia della guerra e i suoi cimeli. Il suo modo molto perspicace di pensare e parlare lo rendeva un uomo straordinario”.
A novembre Rob Halford aveva reso noto di aver ricevuto una cartuccia di fucile con le ceneri di Lemmy. Fu lo stesso Lemmy, prima di morire nel 2015, a chiedere che le sue ceneri venissero usate per riempire delle munizioni e venissero spedite a dei suoi amici.
