L’autobiografia precedentemente annunciata del bassista e cantante dei RUSH, Geddy Lee e originariamente prevista in uscita nell’autunno del 2022, verrà resa disponibile il 16 maggio 2023, come indicato nel sito web dell’editore HarperCollins. Il libro di memorie composto da circa 400 pagine e ancora senza un titolo definitivo, sarà curato da Noah Eaker e sarà disponibile in versione cartacea con copertina rigida e in e-book.
Lee in un post uubblicato a settembre 2021 aveva dichiarato:
“Come ho ammazzato il tempo durante la pandemia? Non avevo idea del fatto che a partire da marzo 2020 sarei stato rinchiuso in casa per più di un anno e mezzo, il tempo più lungo che ho trascorso a Toronto da quando avevo diciannove anni e sono entrato nel circuito dei live nei bar dell’Ontario settentrionale attraverso i RUSH. Anche se mia moglie Nancy ed io abbiamo dovuto cancellare diversi eventi che avevamo in programma, ho trovato degli aspetti positivi nello stare a casa; ad esempio, insegnare a mio nipote ad affinare la sua tecnica nel baseball, fare birdwatching, prendermi cura dei miei cuccioli (uno dei quali piuttosto malato), trascorrere le serate con la mia dolce metà con un bicchiere di Armagnac in mano e infine, cominciare a scrivere qualcosa. In seguito, il mio amico e collaboratore di ‘Big Beautiful Book Of Bass‘, Daniel Richler, accortosi della mia sofferenza per la perdita di Neil (Peart), ha provato a farmi uscire dal mio mood con alcuni suoi racconti divertenti sulla sua giovinezza e mi ha chiesto di fare lo stesso. E così ho fatto, seppur all’inizio con riluttanza. Presto i miei ricordi di gioventù sono diventati capitoli di un libro ed essendo io meticoloso, scrivevo e riscrivevo, rivalutando le prospettive nella narrazione, non solo setacciando i cassetti della mia memoria, ma anche i miei diari e le pile di album fotografici che stavo rimettendo insieme. Alla fine ho inviato queste storie a Daniel, che si è occupato di rivedere un po’ la grammatica e rimuovere un sacco di imprecazioni, perché io adoro imprecare. Poco alla volta stava prendendo forma un resoconto presentabile ed epico della mia vita sia come musicista che non: la mia infanzia, la mia famiglia, la storia dei miei genitori, i miei viaggi e ogni sorta di assurdità capitata.”