Riceviamo e pubblichiamo:
Ciao a tutti, qui Ste.
Qualcuno cadrà dal pero, altri magari no, fatto sta che, senza troppi preamboli ma con un grande magone, ho deciso di lasciare i Sunpocrisy.
La decisione viene da mesi di riflessioni e di confronti tra motivazioni e priorità, soprattutto personali, diventate purtroppo differenti, che non hanno fatto altro che allontanarmi dall’unico focus di cui avevo bisogno e che alla fine me l’hanno fatto capire, che una semplice fase, quella, non lo fosse.
Quindi Grazie a tutti amici, che in questi giorni avete chiesto, parlato, augurato tutto il meglio, abbracciato. Grazie per esserci sempre stati, con me e sotto al palco cantando con noi o dietro al mixer ad aiutarci, sempre spendendo sorrisi e parole sincere con me e con noi. Ero sempre troppo paonazzo, sudato, scivolante e scivoloso dopo i concerti, per ricambiare correttamente l’affetto, ma spero che col mio mostrarvi o, per alcuni specifici, scrivervi i miei “sorrisi”, sia riuscito a ripagarvi, almeno un pochino.
Penso ad ogni concerto, ogni viaggio e ogni locale o CS, ogni sbatta e alla quantità di band che ho conosciuto grazie a questi anni, con cui ho condiviso palco, strumentazione, DI, cene, risate, abbracci e pipponi interminabili su luci e Synth e metal. Tra gli altri, penso ai Lamantide, all’amico Teo Motta e al suo Cervoso Progetto, a Cris di Woooaargh, Danny di Dullest Rec, a Manu di Shove e Cristian di Drown Within per averci creduto insieme a noi. Penso a ciò che vuol dire Torino per me e agli Alba Di Morrigan,ai Jordaan e Noise Trail Immersion, ai Kubark quando esistevano, agli Hungry Like Rakovitz e agli O, ai Rise Above Dead e ai While Sun Ends, a NeverEndingApnea e LaFin, a quei giovanotti ultra talentuosi degli Astral Path, a Franz e Dalse per il loro supporto e l’infinita gentilezza, ai Lambs e ai Sedna, agli Ornaments, all’incredibile talento del Paso dello Studio73 e a tutti gli amici della Ravenna che conta. Penso alla preziosa presenza di Paolo Ferrari e Silvano Richini, a (quasi) tutti i promoter con cui ho avuto a che fare, a Marco e al team di Metalitalia, alle splendide persone che sono Ale-Gino-Tommy dei Selva, o Lorenzo e Moni con tutto lo staff di quella seconda casa che è l’Arci Dallò, agli amici nei Wows, in quelli dalla Romagna, da Genova, Bologna, Chatillon, Brescia e da ogni dove.
L’elenco di persone e locali sarebbe infinito, confido possiate comprendermi. Di solito la frase è “Voi sapete chi siete”; Non mancherò di riportarla io stesso, perché davvero lo sapete.
Grazie Matteo, Grazie Jonny, Grazie Gabba, Grazie Canni, Grazie Marco, e prima ancora Grazie Carlo. DAVVERO, grazie dell’amicizia e del supporto reciproco che siamo stati capaci di condividere. E’ qualcosa che non toglierò più da quelli che identifico come gli angolini del mio cuore, dove si fa più fatica a pulire, dove in realtà non serve pulire mai.
Passione, amicizia, dedizione, parolacce, bestemmie, discussioni concluse con un abbraccio e questo crescere insieme, non sono sentimenti misurabili. Per sempre mi sentirò in debito con voi, amici; per quello che siete stati capaci di insegnarmi, di dimostrarmi, di darmi, e per come mi avete accolto: subito come l’amico che davvero sono diventato poi. E ora, per tutti gli altri versi della mia vita, non riuscirò a fare a meno di voi, e già sento che mi mancate tantissimo, nei miei moleskin cartacei, mentali ed epidermici.
Grazie a tutti, perché niente di tutto questo andrà perso.
Con un sospirone, a presto!
(in ogni caso mica sparisco!)
Un abbraccio, Stefano