I SYSTEM OF A DOWN hanno pubblicato due nuovi pezzi, i primi dopo ben 15 anni. Ecco “Protect The Land” e “Genocidal Humanoidz“.
La band ha deciso di pubblicare i pezzi in seguito al conflitto tra Armenia e Azerbaijan. Il ricavato della vendita dei brani verrà devoluto in aiuti umanitari alle popolazioni colpite dalla guerra. E’ possibile acquistarli e fare donazioni attraverso i link che trovate a questo indirizzo..
I brani sono stati composti e prodotti da Daron Malakian.
La band dichiara:
“Noi SYSTEM OF A DOWN abbiamo pubblicato i primi nuovi pezzi dopo 15 anni. Era arrivato il momento giusto per farlo, ora che tutti noi quattro abbiamo un messaggio forte da dare con un’unica voce. Questi due pezzi ‘Protect The Land‘ e ‘Genocidal Humanoidz‘ parlano del grave conflitto in cui sono coinvolte le nostre terre Artsakh e Armenia.
Il 27 settembre le forze di Azerbaijan e Turchia (assieme a terroristi dell’Isis dalla Siria), hanno attaccato la Repubblica di Nagorno-Karabakh, che noi armeni chiamiamo Artsakh. Nel corso di tutto il passato mese, giovani e civili anziani sono stati tenuti svegli giorno e notte dai rumori di razzi, bombe, missili, droni e attacchi terroristi. Hanno cercato riparo in rifugi improvvisati, tentando di sfuggire all’uso illegale delle bombe a grappolo che piovevano su case e strade, ospedali e luoghi di culto. Chi li attaccava, aveva anche dato fuoco a boschi e fauna selvaggia, utilizzando fosforo bianco e altre armi proibite.
E Perchè?
Perchè 30 anni fa nel 1988, gli armeni del Nagorno-Karabakh (che all’epoca era un Oblast Autonomo dell’USSR) si stancarono di venire trattati come cittadini di seconda classe e decisero di dichiarare l’indipendenza dalla Repubblica Socialista Sovietica dell’Azerbaijan nei cui confini era stata annessa la regione.
Questo portò a una guerra tra armeni del Karabakh contro l’Azerbaijan che finì con un armistizio nel 1994. Gli armeni tornarono a controllare le loro ancestrali terre e mantennero l’indipendenza fino ad oggi. La nostra gente vive lì da millenni e molte famiglie vivono nella casa che gli è stata tramandata per generazioni. Vogliono solo vivere in pace, come hanno fatto per secoli.
E’ necessario che i cittadini di tutto il mondo chiedano ai loro governi non solo di condannare questi atti dei regimi corrotti di Azerbaijan e Turchia ma anche di far pressione sui leader mondiali per agire e ristabilire la pace in quella regione e riconoscere l’Artsakh come nazione indipendente.
Più importante e urgente: vi imploriamo di donare piccole o grandi somme per fornire aiuti alle popolazioni colpite da questi crimini contro l’umanità. Sappiamo che molti di voi hanno metodi più comodi per ascoltare la musica ma vi chiediamo di acquistare in download questi pezzi come atto di beneficenza.
La musica e i testi parlano chiaro, ora abbiamo bisogno che anche voi parliate per l’Artsakh”