TRANS-SIBERIAN ORCHESTRA: Christmas Eve & Other Stories Livestream Event

Pubblicato il 29/12/2020

Report a cura di Andrea Raffaldini

Per quanto la situazione non permetta alternative valide, guardare un concerto in streaming, per chi di solito assiste a decine di date ogni anno, è una mezza pugnalata al cuore: si perde quel senso di unione, di comunità che si instaura con tutte le persone presenti che scherzano, ridono, cantano, sudano e diventano un tutt’uno con la band di turno sul palco. Eppure, come dicevamo, al momento le scelte sono semplici: o i concerti si guardano in questo modo oppure non si guardano proprio. Per la prima volta nella propria storia, la Trans-Siberian Orchestra, che si è vista annullare tutte le date del suo consueto tour natalizio, ha optato per suonare uno show in streaming il 18 di Dicembre e per noi italiani non va nemmeno male, in quanto di solito il nostro Paese viene snobbato dalla creatura del compianto Paul O’Neill. Anche chi scrive, infatti, ha dovuto nel lontano 2014 volare fino a Londra per assistere dal vivo a un concerto di questa grande ed impressionante orchestra rock. Questa volta, invece, ci tocca esprimere le nostre impressioni dal nostro studio, seduti di fronte ad un pc. Bando alla ciance, lo show sta per iniziare.

Come sempre è compito della voce narrante, Bryan Hicks, recitare la consueta introduzione prima che l’esecuzione di “Christmas Eve And Other Stories” inizi. I riflettori e le telecamere vengono puntati sul tastierista Mee Eun Kim, sul chitarrista Al Pitrelli e sul batterista Jeff Plate, che eseguono un intermezzo natalizio introduttivo per “An Angel Came Down”. Ciò che subito balza all’attenzione è l’altissima qualità audio e video del concerto, perché disponendo di un impianto hi-fi decente a cui collegare il computer, la resa sonora si rivela di prim’ordine. Lo stesso vale per la regia che, potendo contare su una dispendiosa produzione e su un numero elevato di telecamere, offre una panoramica a 360 gradi di tutto ciò che avviene sul palco. Il contro (se vogliamo chiamarlo così) è che durante tutta la visione/ascolto di questo show ci pare di essere di fronte ad un DVD più che a un vero concerto, si sente la mancanza dell’interazione col pubblico. I vari musicisti suonano con una perfezione e pulizia stupefacenti, Chris Caffery ed Al Pitrelli sciorinano assoli perfetti, pieni di gusto, con melodie che si imprimono in testa. Il livello si alza quando sul palco fa il suo ingresso Russel Allen dei Symphony X, impegnato in “Good King Joy”, la sua voce e la sua capacità di interpretazione sono puro godimento per le nostre orecchie. Un’altra nostra vecchia conoscenza, Jeff Scott Soto, invece, viene chiamata a cantare su “Ornament”. L’unico brano firmato Savatage del concerto è “Christmas Eve/Sarajevo 12/24” (presente su “Dead Winter Dead”), che ai tempi fu anche la hit che decretò il successo della Trans-Siberian Orchestra, grazie ad un passaggio massiccio su un numero elevato di radio negli Stati Uniti. Soto si conferma un cantante a cinque stelle, tutta l’esperienza maturata in quasi quarant’anni di onorata carriera dimostra ogni volta i suoi frutti. Un’altra presenza che si è rivelata molto importante per la riuscita dello show è la violinista Asha Mevlana, che oltre ad incantare grazie al notevole fascino, dimostra di possedere grande padronanza tecnica del suo strumento e ottime capacità sul palco: il modo in cui si muove infatti, degno delle più scafate rockstar, riesce a coinvolgere chiunque sia in visione di fronte allo schermo. Sul palco i musicisti si muovono in maniera quasi studiata, senza quell’esuberanza tipica del concerto rock – d’altro canto si tratta di uno spettacolo sviluppato e costruito su diversi livelli, ovvero musica, scenografia e teatralità, ci sta quindi che l’intero carrozzone si sia preparato minuziosamente per non incappare in sorprese. “This Christmas Day” e “An Angel Returned” sono i capitoli finali con cui la Trans-Siberian Orchestra si congeda al suo pubblico virtuale. I titoli di coda scorrono sulle note di “Believe” (versione in studio) dei Savatage, un piccolo omaggio in cui possiamo ascoltare almeno una volta la voce di Jon Oliva.  Come già accennato, l’esperienza vissuta non è quella di un ‘vero’ concerto, nonostante la band abbia suonato in tempo reale, la gestione di questo evento unico lo ha trasformato quasi in uno show televisivo. Complimenti comunque alla TSO per aver offerto la solita performance al limite della perfezione; attendiamo ovviamente tempi migliori che ci permetteranno di tornare a gustarci le performance dei nostri artisti preferiti da sotto il palco.

 

Scaletta:

An Angel Came Down
O Come All Ye Faithful / O Holy Night
The Prince of Peace
First Snow
A Mad Russian’s Christmas
Christmas Eve (Sarajevo 12/24)
Good King Joy
Ornament
Old City Bar
Promises to Keep
This Christmas Day
An Angel Returned
Epilogue

 

 

 

 

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