INTRODUZIONE
Molti di voi si staranno chiedendo quali possano essere i motivi che spingono un sito di musica metal ad occuparsi di uno sport che spesso e volentieri viene deriso e criticato. Forse, perché ora a molte persone lo sport interessa più per i suoi gossip che per i suoi reali contenuti (le coppie che scoppiano “scornandosi”, i vari – e inutili – diverbi tra presidenti di squadre diverse che attirano milioni di persone come mosche davanti alla amata/odiata televisione), attirati e bombardati dalla pubblicità che invoglia i ragazzi ad acquistare svariati articoli sportivi uguali a quelli del loro idolo o copiandone pedissequamente la pettinatura (terribile la rasatura con il ciuffetto che Ronaldo portava qualche tempo fa!). Bene, il wrestling pone in primo piano e senza alcun messaggio subliminale la spettacolarità e la bravura dimostrata dai suoi atleti nei numerosi incontri che incantano folle ocenaniche negli Stati Uniti d’America, completati inoltre da “siparietti” esilaranti tra vari manager, lottatori, papà, cugini, cognati e chi più ne ha più ne metta. E’ questo il segreto vincente del wrestling, che ha nuovamente conquistato il pubblico italiano invogliando gli organizzatori a programmare nel Bel Paese due date nel mese di giugno. Nuovamente, sì, perché negli anni ’80 questo era uno spettacolo seguito in Italia e in buona parte del mondo occidentale, grazie alla popolarità conquistata dal lottatore simbolo di questa disciplina: il mitico Hulk Hogan! Fisicamente massiccio, carismatico all’inverosimile, egli conquistò l’affetto di tantissimi fan (compreso quello di chi scrive, che all’epoca era un bambino di soli sei anni!), con le sue gesta, le sue mimiche facciali (strepitose!) e la sua indubbia preparazione tecnica. Tanti i nomi di validi e famosi lottatori che si sfidavano in incontri spettacolari (molte volte scorretti e al limite del pacchiano) come Ted DiBiase, Jake “The Snake”, Macho Man, Ric Flair e tanti altri. Verso la metà degli anni ’90 il wrestling sembrava uno sport ormai superato, e molti lottatori avevano abbandonato o cambiato il proprio personaggio senza che un valido ricambio generazionale rinfrescasse questo sport. Tuttavia, da poco tempo a questa parte, le cose hanno fortunatamente ripreso a funzionare per il verso giusto: i lottatori di Smackdown hanno ripreso la lezione impartita dai maestri per attualizzarla in una serie di infinite sfide… stiamo parlando del gigantesco Big Show, del “Latino Heat” Eddie Guerrero, del rapper John Cena, della bionda e bella Torrie Wilson e del pacchianissimo Bradshow. Va sottolineato inoltre il come back dell’immenso Undertaker (forse il personaggio che, per quanto riguarda il look, più si avvicina al metal) nuovamente accompagnato dal “fido” (si fa per dire!) manager Paul Bearer. Come in un qualsiasi film d’azione, ci sono i buoni e i cattivi. Questi ultimi attualmente sono favoriti dal general manager e lottatore Kurt Angle, che con i suoi “magheggi” tenta di mettere i bastoni tra le ruote a più riprese al leader dei buoni, Eddie Guerrero. Il nostro consiglio è quello di rivalutare o, per lo meno, scorprire questo spettacolare intrattenimento grazie a questo piccolo speciale, inteso a non essere affatto completo, semmai indicativo dei personaggi e dell’evento che tra poco sbarcherà in Italia. Buona lettura!
LE DATE ITALIANE A GIUGNO
“PASSPORT TO PAIN” 03 GIUGNO – FORUM – MILANO
LA FEDERAZIONE DI
WRESTLING WWE ‘SMACKDOWN’
Presenta
04 GIUGNO – BPA PALAS – PESARO
DAL 19 APRILE ALLE ORE 15.30 – SI POTRANNO ACQUISTARE I BIGLIETTI TRAMITE WWW.TICKETONE.IT E SUCCESSIVAMENTE NELLE PREVENDITE ABITUALI
PER ULTERIORI INFORMAZIONI SI PUÒ TELEFONARE ALL’ORGANIZZAZIONE CLEAR CHANNEL ENT ITALIA – TEL: 02/53006501 O EMAIL: INFO@CLEARCHANNEL.IT
WWE “PASSPORT TO PAIN” – è il nome del grande evento che la WWE (World Wrestling Entertainment) terrà in Italia il 3 giugno presso il Forum di Milano ed il giorno seguente, il 4 giugno, al Bpa Palas di Pesaro.
Dopo quasi dieci anni torna in Italia il grande Wrestling (l’ultimo avvenimento risale al 1994), una selezione di atleti di “Smackdown”, tra cui Torri Wilson ed Eddy Guerrero, si esibiranno in questi due incredibili appuntamenti.
La spettacolarità del Wrestling è qualcosa di emozionante e coinvolgente, come testimonia anche il successo dei programmi televisivi dedicati a questo sport, che appassiona soprattutto i giovanissimi.
“PASSPORT TO PAIN” è adatto a tutto il pubblico, anche alle famiglie, in quanto il Wrestling offre un contesto nel quale è facile identificarsi e partecipare attraverso il tifo, ma al tempo stesso, la lotta rimane limitata e confinata sul ring.
Negli ultimi anni la disciplina del Wrestling ha vissuto una escalation di popolarità anche nel nostro Paese, tanto da rendere l’Italia il secondo paese europeo (il primo è l’Inghilterra) per offerta e qualità.
Gli show di giugno rappresentano dunque il concretizzarsi di un movimento di appassionati che cresce sempre più e, l’organizzazione di due eventi di questa portata nel nostro Paese ne è la conferma.
La sigla WWE sta per WORLD WRESTLING ENTERTAINMENT, ed è stata fondata da Vince McMahon e da Linda McMahon.
La World Wrestling Entertainment Inc. (WWE) è una compagnia che si occupa di integrare l’intrattenimento mediatico a quello sportivo principalmente attraverso la produzione e il marketing di eventi televisivi, programmi in pay-per-view e dal vivo legati al mondo del wrestling. L’ufficio centrale ha sede a Stamford nel Connecticut mentre altre basi strategiche sono posizionate a Londra, Los Angeles, New York e Toronto.
La WWE si interessa di sport da oltre 20 anni.
Nel 2003 organizza circa 340 spettacoli live dislocati tra Stati uniti, Europa, Asia e Australia. I suoi eventi registrano il sold out a poche ore dall’emissione dei biglietti sia in America che in Giappone, Singapore e Malaysia richiamando numerosi appassionati al punto da detenere il record di presenze in alcune strutture (il 17 marzo 2002 ha richiamato 68.237 fans allo SkyDome di Toronto!).
Ma la WWE è impegnata anche su fronti di interesse sociale promuovendo campagne contro il fumo, droga, devolvendo in beneficenza ingenti somme di denaro e organizzando incontri a scopo benefico.
A fronte delle connessioni e degli stretti legami che uniscono la Wwe anche al mondo della musica, del cinema, dei videogiochi, dei libri e del merchandising in generale, la compagnia è la numero uno al mondo per quanto riguarda la promozione e l’organizzazione di eventi di wrestling.
JOHN CENA – L’INCONTRO CON I FANS!
Il mio collega ed io ci avviamo intorno alle 14:30 verso il Mondadori Multicenter di Milano, decisamente incuriositi per questo meeting con i fan del wrestler John Cena, e sinceramente non ci aspettavamo di trovare al di fuori dello stabile una folla impressionante. L’età dei presenti era alquanto eterogenea, visto che c’erano bambini, famiglie, ragazzi e qualche over 30. La folla era talmente numerosa e impaziente da rendere neccessaria la presenza di una bodyguard e un organizzatore per tenerla a bada. Con il passare del tempo la situazione inizia a farsi tesa e preoccupante, la temperatura pre estiva favorisce qualche screzio tra il pubblico stesso. A questo punto gli organizzatori decidono di non far entrare più nessuno, abbassando gradualmente le saracinesche e mandando su tutte le furie i fan accalcati all’esterno. Spintoni, cori, insulti e quant’altro decorano una situazione già di per sé non facile. Noi di Metalitalia.com proviamo ad entrare dal retro trovando una situazione più accettabile. Saliamo le scale tentando di raggiungere il lottatore ma anche questo tentativo risulta vano, visto che numerosi fan sono accalcati dietro le vetrate, tenuti a bada dai responsabili alla sicurezza. Ci “consoliamo” scattando qualche foto con il clone perfetto della cintura del campione Eddie Guerrero, fornita da alcuni lottatori italiani lì presenti. Certo, che un’organizzazione più efficace avrebbe accontentato molte più persone evitando i pesanti malumori che si sono diffusi per tutta la durata del meeting. Intorno alle 17 ci avviamo verso il lussuoso hotel per l’intervista a John Cena e, una volta arrivati, attendiamo nella hall per circa un’ora il suo arrivo. Intorno alle 18:30 Mr.Cena fa il suo ingresso nell’hotel, accogliendoci con simpatia e disponibilità… da lì a breve, poi, si sarebbe svolta l’intervista. Non perdetela per nessun motivo, visto che il lottatore, oltre ad essere un rapper freestyle, non nasconde la sua passione per l’heavy metal… non ci avreste mai creduto, vero?
JOHN CENA – L’INTERVISTA
John Cena, prima di essere un validissimo e carismatico lottatore, è una persona umile e consapevole del proprio successo capace di sottolineare comunque di aver passato momenti duri e impegnativi prima di ottenere i meritati riconoscimenti, nonché la cintura di campione degli Stati Uniti di Smackdown. Inoltre, sorprendentemente, dimostra di avere una valida cultura in campo musicale e di videogame…
CIAO JOHN, TI ANDREBBE DI DIRE QUALCOSA RIGUARDO AI PRIMI PASSI DELLA TUA CARRIERA DI WRESTLER?
“Certamente, io ho sempre amato questa sport e sin da piccolo mi piaceva lottare con i miei amici. Mi sono allenato tantissimo e ho iniziato a combattere nel 2000 guadagnando sicurezza ed esperienza, e il successo che ho ottenuto a Smackdown mi ha decisamente spiazzato, visto che è arrivato all’improvviso”.
E’ LA PRIMA VOLTA CHE VIENI IN ITALIA?
“Sì, e sono rimasto molto colpito dal calore dei fan italiani. Prima al meeting tutti volevano un autografo, una foto, facevano un sacco di domande e tutto ciò non può che farmi piacere. Non potrei mai fare a meno di loro visto che i continui incoraggiamenti e la loro stima sono stati determinanti per il mio successo”.
PUOI AGGIUNGERE QUALCHE PARTICOLARE SULLA VOSTRA CALATA IN ITALIA DEL 3 E DEL 4 GIUGNO?
“Guarda, sinceramente è ancora presto per parlarne. Non so ancora contro chi combatterò e tanto meno so quali saranno gli altri incontri. L’unica cosa certa è che chiunque trovi come avversario, gli darò del filo da torcere e farò di tutto per mantenere il titolo di campione (stringe orgogliosamente la sua cintura, ndA)”.
A PROPOSITO DI AVVERSARI… COSA NE PENSI DEL TUO NEMICO RENEE DUPREE?
“(Ride come solo i wrestler la sanno fare, e a questo punto il sottoscritto ha seriamente rischiato di commuoversi, ndA) He’s An Asshole…scrivilo pure sul tuo taccuino!”.
OK, TE LO SCRIVO SUBITO… VA BENE COSI?
“(ride, ndA) Fantastico!”.
QUAL E’ STATO IL MOMENTO PIU’ ESALTANTE E INDIMENTICABILE DELLA TUA CARRIERA?
“Mmm… molto probabilmente la prima volta che ho lottato in ambito professionale… Mi dicevo: ok, sono qui… cerca di dare il massimo e di mettere a frutto tutto quello che hai imparato. E sembra proprio che mi sia andata bene!”.
NELLA WWE C’E’ QUALCHE LOTTATORE CON IL QUALE HAI UN VERO RAPPORTO DI AMICIZIA, CHE NON SI LIMITI A UNA SEMPLICE COLLABORAZIONE DI CIRCOSTANZA?
“Certamente, ad esempio ho ottimi rapporti con Eddie Guerrero, pur avendo lottato in vari match contro di lui. E’ un lottatore eccezionale, dotato di una tecnica invidiabile ed inoltre è un ragazzo simpatico e di compagnia”.
A PROPOSITO DI EDDIE, CHE COSA NE PENSI DELLA DIATRIBA CON KURT ANGLE E BRADSHOW?
“Guarda, sono del parere che ogni wrestler debba risolvere da solo i propri problemi e lui ha tutte le carte in regola per farlo. Per questo motivo non mi va di esprimere nessuna opinione al riguardo. Forse questa domanda dovresti farla a lui (ride, ndA)”.
POSSO FARTI QUALCHE DOMANDA PIU’ PERSONALE?
“Non c’è problema, dimmi pure”.
SEI FIDANZATO O SPOSATO?
“(Risate generali, ndA) No, sono single!”.
QUAL E’ LA TUA OPINIONE RIGUARDO ALLE DROGHE?
“Personalmente io ho scelto di lavorare sodo senza l’ausilio delle droghe. Chiaramente ognuno è padrone delle proprie scelte e della propria vita, e penso di non aver alcun diritto di giudicare chi sceglie di comportarsi diversamente”.
OLTRE ALL’HIP HOP, QUALI SONO I TUOI GUSTI MUSICALI?
“Ascolto tutti i tipi di musica, dal pop alla musica classica, dal rock all’heavy metal”.
HEAVY METAL? NON ME LO SAREI MAI ASPETTATO! QUALI SONO I TUOI GRUPPI PREFERITI?
“I vecchi Metallica, Iron Maiden, Black Sabbath e soprattutto Judas Priest!”.
HAI QUALCHE HOBBY NEL TEMPO LIBERO?
“Solitamente ho poco tempo libero a disposizione, e lo sfrutto volentieri giocando ai videogame. John Madden Football attualmente è il mio preferito, ma provo una passione sfrenata per i videogiochi della Nintendo.
CHE COSA PENSI DELLA POLITICA ATTUATA DA BUSH NEI CONFRONTI DELL’IRAQ?
“E’ un argomento delicato e, soprattutto, nel mondo stiamo vivendo una situazione molto difficile. Prima di esprimere un’opinione seria bisognerebbe conoscere a fondo la questione. Per questo preferisco astenermi e lasciar valutare chi di dovere, io concentro tutte le mie forze sulla mia professione”.
PERFETTO, L’INTERVISTA E’ GIUNTA AL TERMINE. VUOI LASCIARE UN MESSAGGIO A TUTTI I TUOI FAN ITALIANI?
“Grazie per il vostro supporto, e venite tutti ai due appuntamenti nel vostro Paese. I lottatori scelti sono il meglio di quanto possa offrire la WWE e vi prometto due serate ricche di spettacolo e divertimento”.
JOHN CENA – LA SCHEDA PERSONALE
Altezza: 6’1”
Peso 250 lbs
Data di nascita: 23/04/1977
Altre identità: The Prototype
Colui che oggi conosciamo con il nome di John Cena ha fatto il suo debutto sul ring nel primo quarto del 2000 nella piccola federazione conosciuta come UPW (affiliata alla WWE), sotto il nome di The Prototype. Con il suo atteggiamento, i suoi muscoli e la sua convinzione di incarnare il prototipo dell’uomo – cioè l’uomo perfetto – il giovane Cena non perde tempo e dopo soli pochi mesi vince contro il campione in carica Smelly, conquistando così il titolo. Queste sue vittorie lo mettono in luce agli occhi della WWF che, non volendo perdere un giovane così promettente, gli propone un contratto di sviluppo. Essendo ancora giovane e quindi non forgiato completamente, Cena viene spedito alla OVW, un’altra federazione minore della WWE, sempre con il nome di The Prototype. Tutto questo accade nel 2001. Dopo il suo inizio da wrestler solitario, una volta approdato alla OVW Cena fa coppia con Rico Costantino con il quale, dopo una serie di vittorie, conquista velocemente il titolo di coppia. Il loro successo non dura però molto, poiché, verso la fine del 2001, perdono le cinture. John non si perde d’animo e decide di riprendere a combattere da solo. La sua decisione risulta essere azzeccata, poiché nei primi mesi del 2002, sconfigge Leviathan, il campione in carica, sottraendogli così il titolo della OVW. Purtroppo per lui, la sua gloria dura solo tre mesi. Ma tutto questo ha temprato e raffinato la sua tecnica, e Cena è così pronto per passare definitivamente alla serie A, cioè la WWE. Essendo ancora un principiante se paragonato ai veterani della WWE, il giovane Cena dovrà aspettare la sua occasione per mostrare il suo valore. L’occasione arriva nell’estate del 2002 quando accetta una sfida del criticato Kurt Angle aperta a tutti. Seppur alla fine non esce dall’incontro come vincente, Cena dà grande prova di sé dimostrando il proprio valore. Nell’immediato futuro, gli vengono aperte le porte di numerosi incontri, sia di uno contro uno che di coppia, nei quali sconfigge lottatori più famosi e più esperti di lui. Giusto per citarne alcuni, parliamo di wrestler del calibro di Test e Rico, e di team formati da Eddie Guerrero, Kurt Angle, Kris Benoit e altri. Nel 2003, in febbraio per l’esattezza, Cena si scontra con il gigantesco Brock Lesnar che, oltre ad infliggergli una sconfitta umiliante, gli procura un infortunio allontanandolo per un breve tempo dal ring. In questo periodo di lontananza, oltre a cercare di recuperare la perfetta forma fisica, il nostro rapper torna alla OVW per affinare ulteriormente le sue tecniche. Una volta tornato alla WWE, Cena partecipa ad un torneo il cui vincitore avrà la possibilità di combattere contro Lesnar per il titolo. Infervorato dalla voglia di riscatto contro il colosso Lesnar, Cena batte Eddie Guerrero, The Undertaker – quest’ultimo non in modo pulito – ed, infine, Benoit. Arriva così aprile e il giorno dell’incontro per il titolo ma, vuoi per la differenza di stazza che per la resistenza, Brock Lesnar si rivela nuovamente un avversario troppo duro per John Cena, che anche questa volta ne esce sconfitto. Senza abbassare il tiro, Cena sceglie un nemico al di fuori della sua portata: The Undertaker. Dopo incontri di vario tipo, i due riescono ad incontrarsi da soli sul ring in Vengeance 2003. Avendo un immenso bagaglio di esperienza sulle spalle, ed essendo tra i veterani, il becchino – nonostante la buona prova di John Cena – vince l’incontro senza troppi problemi. Dopo questa serie di dure sconfitte, Cena è il protagonista di incontri, anzi risse, con Guerrero (al tempo detentore della cintura di campione americano). In uno di questi, i due si sono scontrati in un parcheggio dove il perimetro del ring era formato da auto messe in cerchio. L’incontro è a dir poco violento, poiché vengono usate pale, crick, mazze da baseball e addirittura un tagliaerba. Il messicano è aiutato dal nipote che entra in scena e colpisce con un oggetto contundente il cranio del povero Cena, mettendolo ko. Nonostante queste ulteriori sconfitte, il rapper non demorde e torna alla carica, entrando nel team di Angle per un incontro di cinque contro cinque. Le due squadre sono divise così: Angle, Cena, Bradshow, Hardcore Holly e Benoit, mentre dall’altra parte figurano Lesnar, Big Show, A-Train, Matt Morgan e Nathan Jones. Alla fine è proprio Cena a dare il colpo di grazia agli avversari, alzando gli oltre 200 kg di Big Show sopra la propria testa e schienando uno dei lottatori più corpulenti della storia! Kurt Angle, passato dalla parte dei “cattivi”, organizza un torneo che ha come premio un trofeo col suo stesso nome. Il rapper vince i suoi avversari ma, proprio quando Angle sta per consegnargli l’agognata coppa, appare sul ring Bradshow ad interferire. Poiché, negli ultimi mesi, i piani alti – dei quali Angle fa parte – non vedono di buon occhio i wrestler stranieri (in particolare i messicani), Bradshow porta un filmato a scopo documentaristico da lui stesso realizzato per farlo visionare al pubblico. In questo filmato si può vedere lui stesso, sul confine messicano, che invita a tornare a casa, con calci e turpiloquio, dei poveracci che stanno tentando di attraversare illegalmente la frontiera. A quella vista il volto di Kurt Angle – che è un vero patriota – si illumina tanto quanto si rabbuia il volto del nostro rapper, anche se l’umore di quest’ultimo non è che una fugace ombra se paragonato alla rabbia di Eddie Guerrero nelle successive puntate di Smackdown! Questo sembra un feud molto interessante, che promette sicuramente degli inaspettati colpi di scena. Non ci resta che vedere quello che ci riserverà il futuro!
EDDIE GUERRERO – LA SCHEDA PERSONALE
Eddie Guerrero
Altezza: 1,79 cm
Peso: 108 kg
Data di nascita: 09/10/1967
Altre identità: Mascara Magica – Black Tiger – El Caliente – Latino Heat
Strafottente, forte, carismatico, e tecnico. Questi quattro aggettivi descrivono alla perfezione il profilo del campione assoluto della WWE. Debutta nel mondo del wrestling nel 1987 ad appena 19 anni in Messico come “Mascara Magica” e in breve tempo si trasferisce in Giappone dove riscuote un buon successo con il soprannome di “Black Tiger”. Assieme al suo collega Chris Benoit compie vari tour in Giappone e in Messico, e tutt’ora essi sono due lottatori fortemente stimati dal pubblico. Inoltre, combatte a fianco di Art Barr, con cui affina ulteriormente le proprie capacità tecniche. All’età di 28 anni Barr muore per abuso di sostanze stupefacenti, ed Eddie decide di dedicare la propria carriera alla memoria dell’amico scomparso, rendendogli puntualmente omaggio con la mossa finale “Frog Splash”. Il lottatore messicano passò poi, successivamente a questi eventi, alla ECW, dove combattè prima a fianco e poi contro Dean Malenko. La WCW fu arguta nel notare il talento di Eddie, Chris Benoit e Dean Malenko, decidendo di metterli sotto contratto alla fine del 1995. E’quasi superfluo sottolineare le notevoli capacità tecniche di questi tre ragazzi. Alla fine del 1996 Eddie divenne il campione degli Stati Uniti sconfiggendo Syxx. Purtroppo, però, dovette cedere la cintura di campione al suo ex partner Dean Malenko nel marzo 1997. Nell’estate del 1998 si alleò con un altro wrestler spagnolo e il team fu denominato “Latino World Order”. Allo stesso tempo emergevano i seri problemi della sua dipendenza dalle sostanze stupefacenti e fu vittima di uno spaventoso incidente automobilistico il primo gennaio del 1999, che mise seriamente in pericolo la sua vita e la sua carriera di wrestler. Ma Guerrero si rimise in sesto nel giro di sette mesi e si alleò con Malenko e Saturn. Questa volta il nuovo team fu nominato “The Revolution”, ma nel giro di poco tempo i medesimi lottatori, con Chris Benoit, chiesero di uscire dalla WCW. In seguito passarono alla WWF e vennero iniziati dai The Radicalz. Ma Guerrero, durante l’esecuzione della “Frog Splash” in uno dei suoi tanti match, si slogò un gomito e rimase infortunato per sei settimane. Nel frattempo doveva costruirsi un’immagine definitiva, e la scelta ricadde su quella del tipico ragazzo ispanico, divertente e sensibile che in breve tempo lo fece diventare un idolo amato dal pubblico. Nel 2000 ha debuttato nella WWE partecipando a molti match, diventando campione della WWE dopo aver sconfitto il pur bravo Chris Benoit. Mi preme sottolineare il fatto che l’enorme successo del nostro lo ha portato ad affrontare l’invidia del General Manager Paul Hayman che, spalleggiato dal wrestler Kurt Angle, ha tentato in tutti i modi di porre fine alla sua carriera con una serie di scorrettezze assolutamente esilaranti come l’arresto del “Latino Heat” per una presunta aggressione nei confronti di Heyman. Recentemente alla lista dei nemici si è aggiunto il poderoso Bradshow, che rappresenta alla perfezione l’americano conservatore che vuole cacciare gli immigrati messicani dagli Stati Uniti (in un siparietto egli ha raggiunto il confine messicano aggredendo alcuni immigrati compaesani di Eddie in cerca di fortuna ricacciandoli nel loro territorio). Insomma, Eddie è un personaggio di assoluto rilievo che, pur non raggiungendo il carisma dei wrestler storici come Hulk Hogan, Ultimate Warrior e The Undertaker, farà parlare di sé per molto tempo grazie al suo proverbiale humour e alle sue notevoli performance sul ring. Viva la raza!
THE UNDERTAKER – LA SCHEDA PERSONALE
Vero nome: Mark Callaway
Altezza: 210 cm
La prima vera apparizione in Italia, da parte di quest’icona del wrestling, risale nel 1990 alla Survivor Series, come membro segreto del Million Dollar Team capeggiato dal famoso Ted DiBiase. Accompagnato dal suo bizzarro manager Brother Love, The Undertaker fa la sua entrata lasciando il pubblico attonito, poiché la sua immagine, la sua espressione cupa, la sua stazza e le sue movenze a dir poco flemmatiche, lo fecero apparire come un morto che cammina. Durante questo suo primo incontro alla WWF, Mark elimina senza alcuna difficoltà Koko B. Ware e Dusty Rodes prima di venir contato fuori e, di conseguenza, eliminato. Ma ormai il dado era tratto e, già da quel primo incontro, fu chiaro che nel firmamento del wrestling si era aggiunta di prepotenza una nuova stella. Dopo altre prove di forza, l’Undertaker passa sotto l’ala di un altro manager, sicuramente a lui molto più confacente di quanto non fosse il colorito Brother Love: Paul Bearer, che lo accompagnerà sul ring con un’urna nella quale si crede risieda la forza del becchino. Questa coppia tetra partì immediatamente all’attacco dei lottatori in cima alle vette della WWF, e furono in molti ad essere sconfitti dall’inarrestabile forza di Mark, che sconfisse senza neanche troppe difficoltà wrestler come Big Boss Man, Superfly Jimmy Snuka, Jim Duggan, Jake the Snake e molti altri ancora. Dopo altri mesi di vittorie e di feud – come quello con Ultimate Warrior – l’Undertaker si scontra con il leggendario Hulk Hogan e, dopo un duro incontro, è proprio lui a vincere il titolo, grazie anche ad una grave scorrettezza di Ric Flair, battendo Hogan e atterrendo così il morale di tutti gli Hulkmaniacs! Dopo il rematch della settimana successiva – dove è Hulk a prevalere – la cintura di campione viene messa in palio in una Royal Rumble, l’indimenticabile Royal Rumble del ’92, dove Ric Flair si accaparra la cintura dopo una prestazione ormai scritta nella storia. Dopo alcuni feud poco interessanti (dove in uno dei quali viene rubata l’urna a Paul Bearer), l’Undertaker si fa come nemico Yokozuna. I due si affronteranno in un Casked Match, dove Yokozuna chiude all’interno di una bara il becchino con l’aiuto di altri lottatori. L’Undertaker esce così di scena per alcuni mesi, dei quali non possiamo non citare gli esilaranti siparietti di un Leslie Nilsen che si improvvisa investigatore alla ricerca del becchino! Nel ’94, Ted DiBiase riporta sul ring l’Undertaker, che si rivela però un mero sosia, il quale verrà poi sconfitto dal vero Undetaker fiancheggiato da Paul Bearer. L’incontro, in realtà pieno di aspettative, si rivela poco emozionante e privo di coinvolgimento. Dopo aver sconfitto la sua copia, l’Undertaker brama vendetta nei riguardi di chi lo aveva allontanato dal ring: Yokozuna, che viene sconfitto in un incontro dove l’arbitro è niente di meno che Chuck Norris! Tutto, per il becchino, sembrava essere tornato alla normalità, ma in realtà, la calma che aleggiava in quei giorni, non era altro che la classica calma foriera della tempesta! Infatti, in un evento del ’96, fa il suo ingresso nella federazione Mankind (meglio conosciuto come Cactus Jack o Mik Foley), un wrestler squilibrato che lo attacca più volte con efferata violenza. I due si affrontano così in un Boiler Room Brawl, dove per vincere è necessario uscire dal dedalo di stanze e corridori del locale caldaie, salire sul ring e prendere l’urna custodita da Paul Bearer. Ovviamente tra un passo e l’altro c’è la possibilità di cadere in un agguato dell’avversario, proprio come scopre a sue spese l’Undertaker! Dopo un violento scontro negli oscuri corridoi sotterranei, i due escono finalmente sotto le luci dell’arena, ed il primo ad arrivare ai piedi di Paul Bearer per ricevere l’urna è proprio il becchino. Inspiegabilmente però, Paul colpisce il suo protetto alla testa proprio con la sua urna, consegnandola poi al folle Mankind! Questo è solo il primo, e il non meno brutale, dei molti incontri tra i due! All’ennesima sconfitta di Mankind, Undertaker viene costretto dal suo ex-manager a ritornare a lavorare per lui, sotto la minaccia della rivelazione di un tremendo segreto imprigionato nell’infanzia del becchino: quest’ultimo, quand’era solo un bambino, aveva infatti dato fuoco alla sua casa uccidendo i genitori e il fratello! L’undertaker si ribella al volere del suo aguzzino e, nonostante quest’ultimo abbia reso pubblica la sua tragica vicenda infantile, Undertaker continua comunque a lottare. Verso la fine del ’97, nell’Hell In A Cell Match, Undertaker si scontra con Shawn Micheals, in un incontro grandioso per violenza e spettacolarità, nel quale, proprio mentre stava per chiudere il match, dalle nebbie del suo passato ritorna colui che credeva morto: Kane, suo fratello! Più grande e grosso di lui, Kane, con una maschera e un costume rosso e nero atti a coprire tutte le ustioni sul suo corpo fa irruzione nella gabbia strappando il cancello dai propri cardini e, dopo aver minacciato il fratello, lo mette KO regalando così la vittoria ad un sanguinante Shawn Micheal. Nel ’98, in un Casked Match con Shawn Micheals, l’Undertaker esegue un incredibile tombstone piledriver saltando dal ring all’interno della bara! Il povero Shawn, ormai semicosciente, era ormai spacciato ma, proprio nell’attimo in cui il match si stava ormai per chiudere, intervennero diversi wretler che si accanirono contro il becchino! Shawn, aiutato da due compagni, era uscito dalla bara e si era dato alla fuga mentre l’Underteker veniva malmenato! Ma questa punizione, evidentemente, non era sufficiente per Paul Bearer, poiché portò con sé Kane che, una volta salito sul ring, fece piazza pulita dei vari wrestler per poi dedicare tutte le sue attenzioni al fratello. Kane gettò così suo fratello all’interno della bara, Paul mise i lucchetti per non farlo fuggire, ed infine diedero fuoco alla bara stessa! Dopo alcune settimane di assenza, Undertaker ritorna deciso a farla pagare al fratello, nonostante abbia il suo stesso sangue. I due si scontrano in un Inferno Match, dove vince chi dà fuoco all’avversario! E questa volta, alla fine, è Kane a bruciare! A gettare nuovamente fuoco sulla benzina, nelle settimane successiva, è Mankind, che interviene in un incontro tra i due fratelli aiutando l’inquietante Kane, che prevale così sul becchino. La fiamma dell’odio per Mankind si riaccende nel cuore dell’Undertaker, e i due si affrontano in un Hell in a Cell, un incontro che per la sua ferocia, la sua violenza e il suo sangue, rimarrà come uno degli incontri più spettacolari e brutali della storia! Mankind viene scaraventato per ben due volte dal tetto della gabbia: la prima volta sul tavolo dei commentatori e la seconda direttamente sul ring. In seguito viene sbattuto più volte su migliaia di puntine da disegno che lui stesso aveva portato, prima di giungere la naturale conclusione dell’incontro: il tombstone piledriver di Undertaker! Dopo aver vinto il titolo di campione del mondo di coppia insieme a Steve Austin (titolo che i due detengono comunque per un breve lasso di tempo), l’Undertaker si riappacifica con il fratello, in una pace che ovviamente non può durare. Dopo un periodo di riposo Undertaker torna con una nuova immagine, cioè di guida di una specie di setta satanica chiamata “Ministry of darkness”! Undertaker trova poi un alleato in Big Show, con il quale vince il titolo di coppia. Dopo un breve periodo di tempo, Undertaker abbandona nuovamente il ring, poiché deve recuperare la forma fisica e curare gli innumerevoli acciacchi causati dai suoi lunghi anni di carriera. Verso la metà del 2000 Undertaker ritorna quindi sul ring, con un look ancora diverso: da biker! Nonostante la lunga l’assenza dal ring e la sua non più giovane età, il becchino colleziona vittorie su vittorie, sia in single match che in coppia con il fratello Kane, con il quale sia è riappacificato nuovamente. Passano i mesi e Taker alterna incontri, feud e periodi di riposo per diversi problemi di salute, come ad esempio quello al gomito. Tra i tanti, un incontro da ricordare è quello dove si scontra con Big Show e A-Train da solo, riuscendo persino a vincere il duo di colossi! Successivamente, Paul Heyman gli farà una proposta a dir poco torbida: se riuscirà a battere la coppia formata da Big Show e Brock Lesnar avrà la possibilità di disputare il match di Survivor Series 2003. Undertaker accetta l’offerta e, alla fine, riesce a vincere i suoi avversari nonostante il continuo cambiamento delle regole del match da parte di Heyman! Ma i due sconfitti lo aggrediscono lasciandolo a terra esangue. Vince McMahon che, lasciata la sua poltrona, scende nella zona ring dileggiando il Taker e congratulandosi sarcasticamente con lui per aver ottenuto la possibilità di combattere con Lesnar. Ma Undertaker, con sorpresa di tutti – soprattutto quella visibile negli occhi di Vince – decide invece di sfidare proprio quest’ultimo in un Buried Alive Match! L’incontro è a senso unico: Vince incassa colpi su colpi mentre il sangue ricopre il suo volto! La rabbia dell’Undetaker non può essere placata con un incontro veloce, e il povero Vince viene punito per lungo tempo quando l’incontro sarebbe potuto finire dopo il primo minuto. Il becchino porta infine l’inerme Vince sulla collinetta con la fossa a pochi metri dal ring, per seppellirlo definitivamente. Nel momento in cui sale il primo scalino della ruspa, necessaria per far precipitare sullo sconfitto qualche tonnellata di terra, un’enorme fiammata lo investe. Al tappeto e stordito, l’Undertaker viene aggredito dal fratello. Kane aiuta Vince McMahon a fuggire, mentre lui rimane per infierire sull’Undertaker e per seppellirlo! Arriva così Wrestlemania XX, e l’Undertaker ritorna con un look che è un incrocio tra il biker e il suo vecchio e nostalgico becchino. Paul Bearer gli sta al fianco mentre oltrepassa la doppia fila di druidi del male che tengono alto il fuoco delle torce (un’entrata incredibile!), allorché arriva sul ring dove lo aspetta nuovamente il fratello! Ora che è finalmente tornato una leggenda del Wrestling, non possiamo fare altro che sperare che ci vengano regalati dei nuovi momenti indimenticabili, come solo lui – e pochi altri – hanno saputo fare nel corso degli anni! Bentornato, Undertaker!
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