L’ex cantante di YNGWIE MALMSTEEN, JEFF SCOTT SOTO, ha reso noto un episodio accadutogli il 19 maggio in un locale della California del Sud.
Soto ha dichiarato via Instagram:
“Ecco a voi una storiella divertente! Stasera sono andato al Canyon Club, il mio locale di riferimento degli ultimi 21 anni e dove tutti mi conoscono… in realtà sono andato a vedere una delle band di supporto. Ho esitato ad andare perché il mio ex, ehm, ‘capo’ era il gruppo principale della serata ma non avevo intenzione di restare… beh, fatto sta che gli è giunta voce che ero lì e mi è stato gentilmente detto che se fossi rimasto, avrebbe cancellato lo show… Ora le ho veramente viste tutte!
Ho lasciato il locale come già era nelle mie intenzioni, ma è tutto piuttosto divertente. Volevo solo condividere la ridicolaggine di questa cosa che va avanti ancora nel 2022. Ho riso fino a casa!’
Il giorno dopo YNGWIE MALMSTEEN ha dichiarato via social:
“Mmmm… Penso che alcune persone stiano inventando cose per essere di nuovo sui media. Ragazzi, non credete a queste cazzate inventate da persone che cercano visibilità! Per me lui non è così importante da indurmi a cancellare uno show di fronte ai miei fan. Inoltre il mio agente mi ha detto che si è intrufolato lì dentro senza pagare, quindi la sicurezza lo ha buttato fuori. Certe persone si inventano storie… si presentano al mio show, vengono cacciate dalla sicurezza perché si sono intrufolate nel locale SENZA PAGARE, poi si inventano una storia per cercare di attirare l’attenzione dei media… alcune persone sono malate. SMETTILA di stalkerarmi e fatti aiutare”.
Soto ha quindi replicato:
“Chiarirò alcune cose e poi metteremo da parte questa storia. Dio non voglia che QUALCUNO pensi che io stia cercando di ricevere attenzione attraverso la stampa.
Pubblico il mio passato sui social media per celebrare e condividere l’orgoglio che ho per quello che ho fatto a livello musicale negli ultimi 4 decenni. Non ho bisogno di cavalcare l’onda di nessuno, stalkerare o cercare di raccogliere consensi via stampa, io ho la mia musica e le cose che faccio ora. Tutto il resto che condivido è una celebrazione, niente di più, niente di meno.
Sono andato in un locale che ho frequentato spesso negli ultimi 21 anni. Ho suonato in questo locale più volte di quante possa ricordare o contare e so tutto quello che è successo e che succede lì da quando varcai quelle porte per la prima volta nel 2001. Ho non mi ‘intrufolo’ a un concerto dal 1988, quando vidi una jam che Prince aveva organizzato in un luogo sconosciuto di cui ero venuto a conoscenza e riuscii ad entrare 15 minuti prima che finisse di suonare. Non ho bisogno di intrufolarmi nei locali per non pagare. Ho 56 anni, non 16!
Infine, sono andato in questo locale per vedere suonare qualcuno che mi è molto vicino e caro. Quando ho scoperto chi era l’headliner, ho deciso che era meglio non andare, perché non volevo in alcun modo creare problemi. Poi ho deciso di andare ma lasciare il locale prima che iniziasse l’headliner, perché non avevo comunque alcun interesse a vedere quella parte della serata.
Se qualcuno ha prestato attenzione alle interviste, ai discorsi di premiazione e persino ai miei social media in cui ho affermato numerose volte che tutto ciò che voglio nella mia vita è la pace, nessun nemico, nessun dissapore SOPRATTUTTO con QUALCUNO del mio passato, saprà che il mio intento è SOLO quello di non portarmi dietro i problemi passati. Io offro sempre la pace e continuo a celebrare il mio passato in modo positivo e voglio che tutti sappiano che voglio riappacificarmi chiunque abbia o abbia avuto problemi con me. Se questo è da ‘malati’, allora portatemi subito in una clinica psichiatrica!”