La recensione di "The Second Coming" dei CHURCH OF MISERY: "Da ascoltare a volumi disumani e possibilmente con l'ausilio di qualche sostanza psicotropa".
La recensione di "Every Nerve Alive " dei RITUAL CARNAGE: "Tre quarti d'ora di musica che fa 'scapocciare' senza sosta".
La recensione di "Intercourse & Lust" degli ABIGAIL: "Il prodotto più grezzo, irriverente ed 'ignorante' mai uscito dal Giappone in quegli anni e non solo".
La recensione di "The Dwelling" dei SABBAT: "Un miscuglio fra thrash, black e heavy metal contraddistinto da uno spirito che era quello di band come Venom o Bathory, tra ferocia, intransigenza, fanatismo ed assoluta dedizione".
La recensione di "Scorn Defeat" dei SIGH: "L'attitudine fieramente black convive con la sperimentazione nella maniera più compiuta".
La recensione di "From Hell With Love" dei SEIKIMA-II: "Questa loro capacità di mescolare cultura popolare, racconti di fantasia ed ottima musica li ha condotti ad uno status di band leggendaria".
La recensione di "Thunder In The East" dei LOUDNESS: "Il loro disco più iconico: il titolo che rimanda alla loro terra natale, il Sol Levante in bella evidenza sulla copertina, le loro hit più famose".
La recensione di "Disillusion" dei LOUDNESS: ""Disillusion" è stabilmente radicato nella prima parte della carriera della band di Osaka, quella almeno un po' legata alle proprie radici e, senza ombra di dubbio, ne rappresenta l'apice creativo".
La recensione di "Charge" dei BOW WOW: "I Bow Wow sono una delle prime band giapponesi a potersi fregiare dell'etichetta 'heavy metal'".
La recensione di "Satori" della FLOWER TRAVELLIN' BAND: "Ai tempi, nessuno si sarebbe atteso un macigno come "Satori" nascosto dietro ad un monicker tanto innocuo".