La recensione di "It's So Easy e altre bugie" di Duff McKagan: "Un libro onesto, che mostra molto bene il desiderio del suo autore di voler essere un buon padre, un buon marito, uno studente di economia diligente (!), pur restando una rockstar multimilionaria."
La recensione di "Twilight Knights" dei PECTORA: "Un album transitorio, quindi, che lascia intravedere spunti interessanti da sviluppare, ma che avrebbe necessitato ancora di un po' di lavoro prima di arrivare alla pubblicazione".
Il report del concerto di Angra, Dragonhammer, Great Master e Black Motel Six allo Slaughter Club di Paderno Dugnano.
"Men Guðs Hond Er Sterk" degli HAMFERÐ è Hot Album su Metalitalia.com: "Concrezioni sonore si trascinano su chitarre viscose, monolitiche ed inesorabili coma la tettonica delle placche".
La recensione di "From The Infinite Light" degli ITERUM NATA: "Fascinazioni che affondano nell’avantgarde black, si allargano all’elegante oscurità dei Dead Can Dance, per approdare al cantautorato maledetto a là Nick Cave".
La recensione di "The Serpent's Here" di PER WIBERG: "Un artista poliedrico, che riesce ad unire avanguardia, stoner, doom, jazz, progressive, post-punk, new wave in un mix molto particolare".
"Affinché la vita continui ad evolversi, perché la vita abbracci e accetti tutte le persone, indipendentemente dalla loro generazione di appartenenza, preferenza sessuale, background etnico o religioso, bisogna comprendere che tutto ruota intorno alla purezza dell’Amore e all’accettazione di tutti".
"Invincible Shield" dei JUDAS PRIEST è Hot Album su Metalitalia.com: "Una band ancora viva, a dispetto delle barbe bianche, delle mani che tremano e degli abiti di pelle borchiati che iniziano a pesare un po’ troppo".
"Non posso accontentare tutti e non è questo il lavoro che deve fare un artista. Il tuo compito è creare qualcosa di speciale e poi le persone ne saranno attratte, oppure no."
La recensione di "The Mandrake Project" di BRUCE DICKISON: "Il disco in cui il cantante, ormai conscio di non dover più dare conto a nessuno, fa semplicemente tutto quello che gli pare".
Il terzo Bellissimo di febbraio è "Kings Of Metal" dei MANOWAR!
La recensione di "Fall" dei BORKNAGAR: "A volte il vento spira gelido, preannunciando la prima neve, altre riusciamo a percepire quel tepore che però ha già il retrogusto malinconico della decadenza, un torpore vitale che, però, sta per abbandonarsi alla morsa dell'inverno"
La recensione di "This House Has No Center" dei MOTOROWL: "Non possiamo che apprezzare la volontà e la pervicacia con cui questa formazione ha voluto rimettersi in gioco, senza negare nulla di quanto fatto in passato".
La recensione di "The Circus And The Nightwhale" di STEVE HACKETT: "Steve chiama a raccolta la sua band e insieme costruiscono il loro album più classicamente progressive da parecchio tempo a questa parte".
La recensione di "Traverse The Bealach" degli SGÀILE: "Una trama musicale indefinita, che non strizza l'occhio all'aggancio melodico, ma che trova il suo respiro nella stratificazione e nel lavoro delle chitarre".
La recensione di "The Restoration - Joseph: Part Two" di NEAL MORSE: "È quasi inutile dire che chiunque abbia trovato interessante il primo capitolo di 'Joseph' non potrà certo rimanere deluso da questa seconda parte".
La recensione di "Here Comes The Rain" dei MAGNUM: "I Magnum di Bob Catley e Tony Clarkin che semplicemente hanno tirato dritto per la loro strada, creando il proprio marchio di fabbrica e, cosa tutt'altro che scontata, mantenendo una qualità media delle proprie pubblicazioni ben al di sopra della media".
La recensione di "THANK YOU - I Led Zeppelin canzone per canzone": "La forza del libro, quindi, sta proprio nella sua longevità e completezza, che non si esaurisce ad una prima lettura e che, soprattutto, non si sovrappone alla già amplissima letteratura pubblicata intorno al marchio dei Led Zeppelin".
"Ci piace pensare che stiamo facendo un passo in avanti - o di lato, come preferisci - visto che non è facile tirar fuori qualcosa di veramente originale, ormai."
La recensione di "A Place For Demons" dei WARCOE: "Pur mostrando qualche timido tentativo di evoluzione, rappresenta a tutti gli effetti la continuazione di ciò che abbiamo ascoltato in 'The Giant's Dream'".